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Schillaci vuole l'educazione alimentare nelle scuole

Mascarino (Federalimentare): "Sposiamo totalmente la proposta basata sulla dieta mediterranea"

“I corretti stili di vita li vogliamo insegnare a scuola, almeno un’ora a settimana, come una volta si faceva con l’educazione civica”. Spiega così ministro della Salute Orazio Schillaci, la proposta sua e del collega della Pubblica istruzione Valditara, di introdurre un insegnamento specifico basato sui principi della Dieta Mediterranea.

“Come Federalimentare sposiamo totalmente quanto sostenuto dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci, d’intesa con il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara di introdurre nelle scuole lo studio dell’educazione alimentare basato sui principi della dieta mediterranea”. Lo dichiara in una nota il Presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino.

“Questa proposta - prosegue - va nella direzione da sempre auspicata dall’industria alimentare, che da sempre sostiene che l’educazione ad una sana alimentazione e ai corretti stili di vita passi da un insegnamento corretto e costruttivo: non tanto allarmando i consumatori con la distinzione fra ‘cibi sani’ o ‘cibi non sani’, concetto privo di validità scientifica, quanto sulla promozione positiva alle ‘diete sane’, con un giusto equilibrio nella somministrazione di tutti gli alimenti, nelle giuste porzioni”.

“In questo contesto, Federalimentare ha aderito con grande interesse alla Giornata del Made in Italy, promossa dal Ministro Adolfo Urso e sostenuta dal Ministro Francesco Lollobrigida, che ringraziamo, e in questa occasione abbiamo ribadito come il ‘saper fare’ dei nostri imprenditori è un vantaggio competitivo da promuovere e tutelare. Trasformare materie prime in prodotti dal gusto straordinario, unici e inimitabili non è una competenza che si può acquistare sul mercato ma che deve nascere e svilupparsi nelle scuole e crescere nelle imprese. Il know-how che caratterizza l’industria - aggiunge Mascarino - è frutto di molteplici personalità leonardesche, capaci di conciliare una profonda competenza tecnica con uno straordinario spirito artistico. Parliamo di un ingegno tipicamente italiano, che occorre saper trasferire alle nuove generazioni evitando di disperderlo. In questo senso l’avvio del liceo del Made in Italy può essere il luogo didattico-formativo per eccellenza dove creare gli imprenditori alimentari del domani, che sapranno conservare, preservare e promuovere nel tempo e, di generazione in generazione, il nostro ‘saper fare’ che ci rende unici nel mondo”, conclude Mascarino.

red - 40033

EFA News - European Food Agency
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