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Grana Padano /2. Oltre 2,4 mln forme vendute nel mondo nel 2023

Berni: "Risultato incoraggiante, denota apprezzamento consumatori e ottimo rapporto qualità-prezzo"

Elaborando i dati pubblicati da Istat sull’export dei formaggi, emerge che nel 2023 le esportazioni di Grana Padano Dop raggiungono complessivamente 2.482.891 forme, in crescita del 6,55%. “Ciò significa che nel 2023 il 48,4% della produzione marchiata è stata destinata ai mercati esteri", ha commentato il direttore generale del Consorzio di Tutela Stefano Berni nel corso dell'assemblea generale della Dop a Montichiari (leggi notizia EFA News). "Considerando, inoltre, un incremento dei prezzi al dettaglio di Grana Padano superiore al trend dell’inflazione, l’incremento della spesa mondiale di Grana Padano sfiora il 15%”. Un risultato in controtendenza, quindi, con quello di altri settori del food che hanno visto crescere i volumi solo a fronte di crescita dei prezzi al consumo al di sotto il trend dell’inflazione, a valori inferiori. “Questo straordinario traguardo raggiunto da Grana Padano rappresenta un incoraggiante segnale per il futuro", sottolinea Berni, "perché denota un apprezzamento costante da parte dei consumatori in tutto il mondo e un ottimo rapporto qualità-prezzo del nostro formaggio”.

L’Europa, con 2.060.484 forme, assorbe l’83% delle esportazioni di Grana Padano Dop, con un incremento del 6,9% rispetto al 2022. E la Germania, con una crescita del 5,53%, consolida sempre di più il primato di principale destinatario per le esportazioni di Grana Padano Dop, per un totale di 599.448 forme. Nel complesso, anche i mercati extra UE28, dopo l’espansione registrata nel 2022, consolidano un incremento del 5,14%, per un volume complessivo di 607.530 forme. “E’ anche l’effetto del buon andamento del mercato statunitense, tradizionalmente uno dei principali mercati di sbocco per il Grana Padano", commenta il direttore generale, che ha reso possibile, nonostante la debolezza del mercato canadese, un risultato così significativo per le esportazioni di Grana Padano nei paesi Extra UE”. 

“Per continuare questo trend sappiamo che lo spazio di crescita è l’export senza perdere di vista l’Italia che comunque consuma oltre 2,5 milioni di forme", ha commentato il presidente Renato Zaghini. "Sappiamo anche che dobbiamo assecondare le tendenze e gli orientamenti dei consumatori con la sostenibilità di processo, con il benessere animale e con la salubrità di prodotto”. Zaghini ha ricordato come il settore zootecnico sia bersaglio di quanti, in nome di un opinabile ambientalismo sfruttino e alimentino “questa tendenza animalistico/ambientale per sostituire i nostri alimenti zootecnici, carni, latte, formaggi con cibo sintetico da bioreattore”.

“Al nuovo corso che emergerà dalle votazioni di oggi competerà proseguire con energia e determinazione il percorso che ci sta dando ragione", ha concluso Zaghini. "E verrà fatto con il nuovo Piano Produttivo e con il nuovo Piano Strategico da varare, come primo atto della nuova Governance, al prossimo novembre”.

Tra gli intervenuti, Giovanni Guarneri, presidente del Gruppo latte di Copa-Cogeca, ha portato il saluto condiviso con Assolatte, esprimendo una valutazione molto positiva dell’attività svolta dal Consorzio nel quadriennio sotto la guida del CdA. Elogi anche dal presidente lombardo di Coldiretti Gianfranco Comincioli, che ha sottolineato l’importanza dell’andamento del Grana Padano per mantenere l’equilibrio del prezzo del latte alla stalla e del prodotto trasformato, risultato di un comune impegno di allevatori e trasformatori. Massimo Minelli, presidente regionale di Confcooperative, ha manifestato l’orgoglio per i risultati nel mondo del Grana Padano Dop, sottolineando la necessità che restino alte la consapevolezza di questa forza, l’armonia tra cooperazione e industria e la responsabilità di mantenere un sistema virtuoso.

Presentando la relazione annuale di Nomisma sul piano produttivo 2020-2023 approvato dal 99,74 per cento dell’assemblea Ersilia Di Tullio ha poi sottolineato il ruolo del documento che ha consentito lo sviluppo all’estero e non ha avuto conseguenze negative sul mercato interno del latte. Con un applauso è stato infine accolto il saluto del vice presidente vicario Giuseppe Ambrosi, che non si è ricandidato, ricordando i 30 anni trascorsi nel Consorzio e ringraziando i consorziati e tutti i propri collaboratori. L’Assemblea ha quindi approvato all’unanimità la relazione del Cda ed il bilancio consuntivo con il 100% dei voti da parte degli aventi diritto. I consorziati hanno proceduto alle elezioni dei 27 membri del nuovo Consiglio di amministrazione, che alla sua prima convocazione eleggerà il presidente e dieci componenti del comitato di gestione, in carica sino alla primavera 2028. Votati inoltre i cinque componenti del collegio sindacale.

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EFA News - European Food Agency
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