Tra Sudafrica e Ue è guerra a colpi di limoni e arance
Johhannesburg chiede intervento del Wto per decidere la controversia sulle norme fitosanitarie import di agrumi
Il Sudafrica ha chiesto l'intervento dell Wto, l'Organizzazione mondiale del commercio, per dirimere la controversia sugli agrumi che si è aperta con l'Ue e riguarda l'infezione fungina chiamata "macchia nera degli agrumi" o Cbs, Citrus black spot. Il governo sudafricano ha dichiarato in un comunicato di aver richiesto consultazioni con l'Ue presso l'Omc in relazione alle norme commerciali fitosanitarie imposte alle sue esportazioni di agrumi in un mercatyo come quello europeo che è considerato il più importante per i prodotti sudafricani.
Secondo il governo di Cyril Ramaphosa, l'Ue applica misure ai coltivatori sudafricani di agrumi, tra cui un programma dettagliato di irrorazione e ispezioni nei frutteti e nei magazzini, ritenute precauzioni "superflue e non necessarie" che "creano notevoli oneri finanziari per la sua industria agrumicola". Secondo il governo sudafricano, la presa di posizione avrebbe ottenuto il sostegno anche dell'Associazione dei produttori di agrumi dell'Africa meridionale (CGA).
"La Cbs è un'infezione fungina che può causare macchie estetiche sui frutti colpiti -spiega Thoko Didiza, ministro sudafricano dell'Agricoltura, della riforma agraria e dello sviluppo rurale-. Nonostante i più importanti scienziati del mondo abbiano dimostrato che la Cbs non può essere trasmessa attraverso i frutti, l'Ue ha continuato a imporre misure ai coltivatori di agrumi sudafricani. Le economie rurali di tutto il Paese dipendono dall'esportazione di agrumi per il loro reddito: attualmente, l'industria non può permettersi i quasi 2 miliardi di Rand sudafricani (oltre 97,5 milioni di Euro) necessari per conformarsi ai regolamenti restrittivi dell'Ue".
"L'industria accoglie con favore le azioni del governo e spera in una risoluzione efficace della questione, visto che le consultazioni sono state avviate in concomitanza con l'inizio della stagione di esportazione degli agrumi di quest'anno -aggiunge Justin Chadwick, ceo della Cga-. Le proiezioni mostrano che se tutti gli operatori del settore si uniscono, l'industria sarà in grado di produrre altri 100 milioni di cartoni da 15 chili nei prossimi otto anni: ciò può creare 100.000 posti di lavoro in più e generare un fatturato annuo di 20 miliardi di rupie (quasi 225 milioni di Euro), ma questo potenziale andrà sicuramente perso se il mercato dell'Ue si restringe".
"L'Ue -dichiara Olof Gill, portavoce per il commercio e l'agricoltura- può confermare di aver ricevuto una richiesta di consultazioni dal Sudafrica in merito alla sua legislazione volta a prevenire l'introduzione nell'Unione della macchia nera degli agrumi attraverso le importazioni di agrumi. L'Ue si rammarica che il Sudafrica abbia scelto di proseguire le consultazioni all'Omc su questo tema. L'Ue studierà la richiesta di consultazioni e avvierà consultazioni in buona fede con il Sudafrica, fiduciosa che la sua legislazione sia pienamente conforme ai suoi obblighi nell'ambito dell'Omc".
EFA News - European Food Agency