Decreto agricoltura: più ristori, meno fotovoltaico
Tutte le misure previste nella bozza del Masaf per il rilancio del settore primario /Allegato
Più aiuti alle imprese danneggiate dalla calamità e dalla guerra in Ucraina ma meno possibilità per l'installazione di impianti fotovoltaici. Sono alcune delle novità che emergono dalla bozza del "Decreto Agricoltura", annunciato a fine marzo dal ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida (leggi notizia EFA News), e, al momento, composto di dodici articoli.
Secondo il testo circolato nelle ultime ore, è in primo luogo prevista una dotazione di nove milioni di euro in tre anni ad Agea per potenziare i servizi informatici e ridurre le tempistiche nelle pratiche. Vi sono, inoltre, 10 milioni in più destinati al Fondo per la sovranità alimentare per gli anni 2025 e 2026. Per quanto riguarda il Fondo per la qualità e la competitività delle produzioni delle imprese agricole e dell'intero comparto cerealicolo è disposto un incremento di 20 milioni per il 2024.
Sul fronte del contrasto alla peste suina africana, il decreto stanzia 20 milioni, con un rafforzamento delle unità in campo con un "contingente massimo di 177 unità del personale delle Forze Armate" da utilizzare "per un periodo di dodici mesi e rinnovabile per una sola volta".
Le imprese agricole che nel 2023 hanno sofferto una contrazione del volume d'affari non inferiore al 20% su base annuale, hanno diritto a una sospensione per dodici mesi del pagamento delle rate dei mutui e degli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, in scadenza nel 2024, stipulati con banche, intermediari finanziari e altri soggetti abilitati alla concessione di credito in Italia.
Sono previsti anche ristori dal Fondo di solidarietà a sostegno delle produzioni di kiwi, danneggiate nel 2023, e alle piante di actinidia, che non abbiano beneficiato di risarcimenti derivanti da polizze assicurative o da fondi mutualistici. Dopo aver verificato il nesso di casualità tra il fenomeno della "moria dei kiwi" e gli eventi climatici e fitopatologici avversi, le regioni territorialmente competenti potranno chiedere la dichiarazione di eccezionalità degli eventi entro il termine perentorio di sessanta giorni dall'entrata in vigore del decreto legge.
L'articolo 5 del decreto disciplina l'entrata in funzione del Registro telematico dei cereali, da tempo richiesto dagli operatori del settore, anche per limitare le importazioni dal Mar Nero. Le aziende, le cooperative e i consorzi coinvolti a vario titolo (produzione, trasformazione, import-export) nel settore cerealicolo dovranno registrare sul Sian le operazioni di carico e scarico trimestralmente effettuate, se la quantità è superiore a: A) 30 tonnellate annue per il frumento duro; B) 40 tonnellate annue per il frumento tenero; C) 80 tonnellate annue per il mais; D) 40 tonnellate annue per l’orzo; E) 60 tonnellate annue per il sorgo; F) 30 tonnellate per l’avena; G) 30 tonnellate per anno per farro, segale, sorgo, miglio, frumento, segalato e scagliola.
Sono infine previste sanzioni nel contrasto alle pratiche sleali nei rapporti tra imprese della filiera agricola e alimentare, qualora una pratica "commessa da un fornitore, titolare di uno spazio di vendita all'interno dei mercati all'ingrosso, costituisca ipotesi di grave inadempimento del rapporto negoziale con il titolare o il gestore del mercato".
In allegato a questa EFA News il testo integrale della bozza del Decreto Agricoltura.
EFA News - European Food Agency