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UK, la volpe perde il pelo ma non... il whisky

Nonostante il vento di proibizionismo, in Gran Bretagna aumentano le distillerie: nel 2023 ne sono sorte 54

La volpe perde il pelo ma non il vizio, sia detto con rispetto. Sì, perché hai voglia a proibire gli spot pubblicitari di bevande alcoliche dopo le 21 di sera come fanno in Irlanda: gli inglesi sono attaccati alle loro tradizioni, anche a quella del bere. Lo dimostrano i dati elaborati da Uhy Hacker Young, una delle principali reti britanniche di commercialisti del Regno Unito, secondo cui in Gran Bretagna aumentano a vista d'occhio le distillerie. La nazione, infatti, ha accolto 54 nuove distillerie nel 2023, raggiungendo un totale di 387 rispetto alle 356 del 2022, un quinto in più, con 48 siti registrati nel 2023 rispetto ai 40 del 2022.

Solo nel 2023, Scozia e l'Irlanda del Nord hanno visto nascere tre nuove distillerie, mentre il numero in Galles è rimasto invariato. Tra i nuovi produttori britannici c'è Port of Leith, con sede (e che sede: un grattacielo di oltre 40 metri) a Leith, distretto portuale di Edimburgo, che l'anno scorso ha aperto la sua nuova distilleria da 13 milioni di sterline. Nel frattempo, Ad Gefrin, altro marchio molto noto in Gran Bretagna, ha lanciato una distilleria di whisky e un museo da 14 milioni di sterline (17,5 milioni di dollari) nel Northumberland, sempre in Inghilterra. E Titanic Distillers è diventata la prima distilleria di whisky funzionante a Belfast in quasi 90 anni, quando è stata inaugurata la scorsa estate.

Secondo i dati dell'HMrc, Hm revenue and custom, l'autorità dei pagamenti e delle dogane del Regno Unito, per l'anno conclusosi il 31 luglio 2023, le esportazioni di bevande del Regno Unito sono aumentate del 13%, raggiungendo 9,4 miliardi di sterline (11,8 miliardi di dollari), rispetto a 8,3 miliardi di sterline (10,4 miliardi di dollari) del 2021-22. I dati della Scotch Whisky Association (Swa), rilevati da Uhy, dicono che il whisky rappresenta ora più di un quarto di tutte le esportazioni di alimenti e bevande del Regno Unito, per un valore che nel 2023 ha toccato 5,6 miliardi di sterline (7 miliardi di dollari). L'anno scorso le esportazioni di whisky scozzese sono aumentate del 14% in valore rispetto ai dati del 2019.

“I prezzi elevati che i consumatori sono disposti a pagare per i marchi di lusso a più alto margine vedono sia gli imprenditori che le grandi aziende del settore degli alcolici continuare a correre per capitalizzare il mercato -spiega James Simmonds, partner di Uhy Hacker Young-. Gli alcolici, compreso il whisky, sono stati una delle storie di successo del Regno Unito. Si prevede che, a lungo termine, i marchi di alcolici tradizionali del Regno Unito cresceranno ancora. I forti livelli di domanda vedono l'ingresso sul mercato di nuovi distillatori, mentre gli imprenditori più accorti stanno sfruttando ulteriori flussi di reddito come i tour delle distillerie e le degustazioni”.

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EFA News - European Food Agency
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