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Cib-Assobirra /2. Consumi riflettono scelte per uno stile di vita equilibrato

Il dg Bagnolini: "Tra i più giovani cresce l'interesse verso la qualità e per il sapore inconfondibile"

Un crescente interesse per la salute e il benessere guidano le scelte alimentari dei consumatori di birra, con la Generazione Z in prima linea. Secondo l'indagine condotta da Bva Doxa per il Centro Informazione Birra (Cib) di AssoBirra (leggi notizia EFA News), nell'ultimo anno, un bevitore di birra su tre (32%) ha seguito un regime alimentare controllato e tra i target più attenti emerge proprio la Gen Z, con un intervistato su due (45%) che ha dichiarato di aver seguito un’alimentazione oculata, percentuale più elevata rispetto a Millennials (30%) e Gen X (32%). Nel complesso, tre quarti del campione (76%) afferma di perseguire il proprio benessere fisico, emotivo e mentale attraverso una dieta bilanciata, un numero adeguato di ore di sonno e la pratica di attività fisiche, considerazioni che mettono d’accordo Gen Z, Millennials, Gen X. La metà dei consumatori intervistati (48%) si dedica regolarmente o con una certa frequenza a un’attività sportiva, con Gen Z e i Millennials in testa.

Educare i consumatori sulle qualità gustative delle birre low/no alcol è essenziale per superare le barriere e i bias cognitivi che possono ancora influenzarne o limitarne il consumo. A questo proposito, il Cib di AssoBirra ha coinvolto il beer sommelier Fabio Mondini per esplorare le qualità sensoriali delle birre low e no alcol, le principali differenze rispetto alle varianti alcoliche e per approfondire il loro impatto sulla percezione dei consumatori, insieme ai migliori abbinamenti gastronomici. “La birra sta attraversando una fase di innovazione e cambiamento molto positiva. In tutto il mondo c'è una crescente preferenza per un consumo moderato di alcol, soprattutto tra i Millennials e la Generazione Z: le birre low e no alcol non solo soddisfano il desiderio di un tasso alcolico ridotto, ma sono anche apprezzate per il loro gusto e come simbolo di uno stile di vita sano. Nonostante presentino alcune differenze rispetto alle birre tradizionali, come una consistenza più leggera, un sapore più dolce e una complessità olfattiva più lieve, questa tipologia di prodotto garantisce un'esperienza di consumo appagante”, spiega Mondini.

Parlando di food pairing e abbinamenti gastronomici, il beer sommelier prosegue: “Per determinare la combinazione migliore tra birra e cibo, occorre esaltare entrambi e non lasciare che il sapore di uno sovrasti l’altro. Le birre low e no alcol sono versatili e ottime da proporre dall’aperitivo a tutto il pasto, con piatti poco strutturati, come verdure, insalate varie, ma anche sushi, carpacci e carni bianche. Tutti abbinamenti per contrapposizione a quelle che sono le caratteristiche organolettiche delle birre ‘leggere’”.

Per i produttori, la sfida è quella di mantenere un profilo gustativo ricco, complesso e paragonabile alle birra tradizionale: “La produzione di birre no e low alcol avviene tramite tecniche come la fermentazione limitata e la rimozione dell'alcol, procedure che permettono di preservare il gusto e l’aroma. Gli investimenti in ricerca mirano a migliorare ulteriormente i prodotti, sfruttando ingredienti come luppolo, spezie ed erbe aromatiche per intensificare il gusto, avvicinando sempre più le birre analcoliche o a bassa gradazione alcolica al sapore tradizionale”, aggiunge Mondini.

“La birra si integra in un tessuto sociale e in un contesto rinnovati e in costante evoluzione, in cui emergono in modo particolare peculiarità e caratteristiche della fasce più giovani e dove l’interesse per alternative di qualità è in crescita, soprattutto quando si tratta di birre low/no alcol con proprietà organolettiche paragonabili alle alternative alcoliche. Queste tipologie e varietà, riflesso del desiderio di uno stile di vita più equilibrato, si affermano come un'opzione paragonabile alle birre tradizionali, rispondendo a un orientamento sempre più moderato e salutare, ma senza rinunciare a un’esperienza birraria autentica e al suo sapore inconfondibile”, conclude il direttore generale di AssoBirra Andrea Bagnolini.

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EFA News - European Food Agency
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