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Export. Zoppas: "Calo domanda in Germania determinante"

Secondo il presidente di Agenzia Ice, i dati Istat delineano un "futuro economico incerto"

Male l’export a marzo 2024 (-8,9%) rispetto marzo 2023, che aveva segnato un +4,7% sul 2022. Il periodo gennaio-marzo 2024 rispetto a gennaio marzo 2023 segna una contrazione del 2,8% e volge in negativo il +0,8% di gennaio-febbraio 2024 su gennaio-febbraio 2023. E' l'analisi del presidente di Agenzia Ice Matteo Zoppas, con riferimento agli ultimi dati Istat sull'import-export italiano (leggi notizia EFA News).

Prosegue anche nel mese di marzo il clima di incertezza globale che incide negativamente sulla ripresa della domanda dei principali Paesi di destinazione del Made in Italy e che ha fatto registrare un andamento particolarmente negativo in Germania, nostro principale mercato di sbocco, quella di marzo (-16,5% rispetto a marzo 23) è stata la dodicesima riduzione consecutiva del nostro export in Germania. A marzo 2024 le esportazioni italiane hanno superato i 54 miliardi di euro e sono risultate in diminuzione del 1,7% rispetto a febbraio, a causa dell’impatto delle commesse navali sui conti del mese precedente. Al netto di queste operazioni l’export risulta essere stazionario a +0,2%.

Rispetto ad un anno fa (marzo 2023) l’export scende dell’8,9% con una riduzione maggiore nei mercati Ue (-12,3%) rispetto a quelli extra-Ue (-5,0%). La flessione riguarda tutti i mercati ad eccezione dell’Area Opec e della Turchia, che rispettivamente segnato +6% e +35,1%, le riduzioni maggiori riguardano la Cina (-25,8%) che risente però del boom di esportazioni di prodotti farmaceutici di un anno fa, e la Germania che conferma la forte riduzione della domanda interna a -16,5%, seguite da Regno Unito (-12,0%), Svizzera (-11,5%), Francia (-10,9%) e Stati Uniti (-6,7%).

Nel primo trimestre 2024 l’export registra una contrazione del 2,8% che risente dell’andamento negativo di tutti i settori ad eccezione degli altri prodotti manifatturieri in crescita del +12%, dei mezzi di trasporto a +7,2% e dell’agroalimentare che cresce del +7,7%. La contestuale flessione dell'import ha determinato una crescita dell'avanzo commerciale, pari a 12,8 miliardi di euro (era 1,2 nel primo trimestre 2023).

"Ci confrontiamo con uno scenario incerto a causa del perdurare della guerra tra Russia e Ucraina, del conflitto israelo-palestinese e dell’attesa per gli esiti delle tornate elettorali previste nella UE e negli Stati Uniti che potrebbero segnare importanti cambiamenti nelle politiche economiche e commerciali a livello globale", conclude Zoppas. "L'export nei primi tre mesi del 2024 ha raggiunto quota 155 miliardi di euro, in crescita di oltre un terzo (33,4%) rispetto allo stesso periodo del 2019, prima che il mondo si ritrovasse ad affrontare più di un cigno nero. Nei prossimi mesi continueremo a dover affrontare un periodo di forti incertezze che non consentono di prevedere quale sarà il trend dell’export del Made in Italy fino a fine 2024".

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EFA News - European Food Agency
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