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Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

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Trimestre difficile per Masi agricola

Ricavi in calo del 15%, crolla l'Ebitda. Va meglio nel mese di aprile

Si è riunito oggi il consiglio di amministrazione di Masi Agricola, società quotata su Euronext Growth Milan e tra i leader italiani nella produzione di vini premium, che ha approvato i risultati consolidati al 31 marzo 2024. Il trimestre si è chiuso con ricavi 14,6 milioni di Euro, il 15,7% in meno rispetto a 17,4 milioni di Euro del primo trimestre 2023, e un ebitda a 1,8 milioni di Euro da 3 milioni di Euro di un anno fa, con un ebitda margin che passa dal 17,3% al 12,6%. 

Il margine industriale lordo, sottolinea la nota dell'azienda, "si presenta inferiore al controperiodo a causa dei minori volumi di vendita, ma marcatamente migliorativo in termini percentuali, principalmente per effetto sia di uno spostamento del mix-prodotto dai Top Wines ai Classic Wines, sia del miglioramento di alcuni costi di produzione". L'indebitamento finanziario netto è di 27,3 milioni di Euro in aumento rispetto a 16 milioni di Euro al 31 dicembre 2023. 

Esaminando l’andamento dei ricavi consolidati, che si è presentato in linea con le attese del management, l'azienda guidata dai fratelli Boscaini rileva che negli ultimi mesi (almeno due trimestri) si sta notando una generalizzata riduzione dei consumi di vini nei vari Paesi serviti. "Tale fenomeno -spiega la nota- sembra derivare principalmente dalla riduzione della capacità di spesa dei consumatori, a seguito dell’impatto dell’inflazione sui redditi reali. 

Inoltre, aggiunge la nota, "nel primo trimestre 2024 è continuato il generalizzato fenomeno di de-stocking iniziato a fine 2022 da parte della rete distributiva, soprattutto all’estero. Gli operatori della filiera distributiva stanno cercando in tutti i modi di comprimere i loro stock, preoccupati dalla caduta dei consumi, dall’incertezza indotta anche da una serie di accadimenti e rischi a livello geopolitico (conflitti bellici in essere e/o temuti, elezioni varie etc.), dagli elevati tassi di interesse, da una maggiore cautela delle banche nell’erogazione del credito".

"In generale -prosegue la nota- i vini veneti soffrono in misura superiore al mercato. I dati degli imbottigliamenti del primo trimestre 2024 diffusi dai Consorzi (indicatori abbastanza attendibili della performance commerciale) parlano chiaro: Ripasso -19%, Amarone -20%, Valdobbiadene -20%". E ancora: "i vini di fascia premium e ultra premium risultano maggiormente penalizzati di quanto non siano quelli nel segmento entry".

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EFA News - European Food Agency
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