Genova. Respinta la richiesta di revoca dell'interdittiva per Moncada (Esselunga)
No del gip al marito di Marina Caprotti: c'è "pericolo di ripetizione di reati della stessa specie"
È stata respinta oggi dal giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni l'istanza di revoca della misura interdittiva disposta nei confronti di Francesco Moncada, l'ex consigliere del cda di Esselunga coinvolto nella vicenda che vede protagonista il governatore ligure Giovanni Toti. Moncada è destinatario della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale e professionale. L'inchiesta avviata il 7 maggio scorso (vedi articolo EFA News), ha portato agli arresti domiciliari, il presidente della Regione Liguria, l'imprenditore Aldo Spinelli e il presidente del Porto di Genova, Paolo Emilio Signorini.
Secondo l'ipotesi dell'accusa, il manager avrebbe dato finanziamenti illeciti al partito di Giovanni Toti in cambio di alcune agevolazioni per le pratiche dirette all'apertura dei supermercati della catena a Genova, Savona e Rapallo. Il manager di Esselunga, marito di marito di Marina Sylvia Caprotti, figlia del fondatore di Esselunga Bernardo Caprotti e della seconda moglie Giuliana Albera, aveva reso dichiarazioni spontanee davanti al giudice, riaffermando la propria innocenza. Moncada, davanti al gip, ha ribadito di aver agito "sempre nel pieno rispetto della legalità e in assoluta trasparenza".
Dichiarazioni che non sono servite a scardinare l'impianto accusatorio, a quanto pare. Infatti il gip Faggioni, nel provvedimento di rigetto sottolinea come l'istanza presentata dai legali sia fondata solo sul fatto che Moncada abbia rassegnato le dimissioni dal cda di Esselunga: l'uscita dal gruppo data 10 maggio, ossia tre giorni dopo l'inizio dell'inchiesta (vedi articolo EFA News). Nonostante questo atto, secondo il giudice, "permangono i gravi indizi di colpevolezza non essendo stati rappresentati elementi idonei a modificare il quadro di pericolosità sociale".
Le dimissioni, secondo il gip, "non offrono idonea garanzia" che il manager "si astenga dalla commissione di analoghi reati, tenuto conto della possibilità che Moncada, giovandosi del legame familiare con la legale rappresentante della Esselunga, ben potrebbe nuovamente acquisire altri incarichi dentro la società".
Sempre secondo il gip, "permangono tuttora, concrete e attuali, le esigenze connesse al pericolo che una ripresa dei rapporti con le persone coinvolte nell'attività corruttiva possa agevolare la ripetizione dei reati della stessa specie".
EFA News - European Food Agency