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"L'arte dei prodotti eccellenti": Riccardo Illy svela i segreti del food italiano

Una carrellata di casi aziendali di successo raccolti nel saggio dell'industriale triestino

Un autentico spaccato del Made in Italy. Un "dietro le quinte" dei processi creativi e produttivi delle nostre eccellenze agroalimentari. Il caso di illy, notoriamente, riguarda il caffè ma il modello è riproducibile in una pluralità di settori, in un contesto ormai universale. Riccardo Illy mette nero su bianco la sua lunga esperienza e lo fa, sia in qualità di industriale membro della nota famiglia triestina di origine ungherese, sia nelle vesti di presidente Polo del Gusto e di direttore accademico Italia Innovation.

Il suo volume "L’arte dei prodotti eccellenti” (La nave di Teseo) è una full immersion nelle visioni imprenditoriali italiane, con una carrellata di felicissimi casi aziendali, in ambito food ma non solo: dalla cantina Ferrari ai vestiti Zegna, dalla pasta Mancini fino a tutti i marchi del Polo del Gusto, ovvero tè Dammann Frères, cioccolato Domori, conserve di frutta Agrimontana, vino Mastrojanni e biscotti Pintaudi.

I tratti distintivi delle menzionate eccellenze sono quelli di sempre: alto rapporto qualità/prezzo, giusto bilanciamento tra tradizione e innovazione, modello aziendale familiare anche quando si parla di "grandi imprese", attenzione privilegiata alle persone e ai lavoratori, così come ai consumatori. Gli italiani, in fondo, sono "persone che capiscono il valore di ottime materie prime che richiedono poca o nessuna lavorazione o trattamento per essere apprezzate", scrive Illy nel suo saggio. 

"Ci sono pochi piatti che ho mangiato nella mia vita che ricordo ancora dopo anni o decenni. Uno è il risotto alla milanese dello chef Gualtiero Marchesi. Un altro era un piatto semplice: verdure cotte condite con olio extra-vergine di oliva, servite in un ristorante vicino a Cuneo. Era così gustoso", ricorda l'autore, "così equilibrato nei sapori tra la verdura e l’olio che lo ricorderò per il resto della mia vita. Le verdure con i loro sapori essenziali; le consistenze (croccanti in parte e in parte morbide e seriche) mi hanno sorpreso ad ogni boccone. La sottile dolcezza della zucca e l’acidità dei pomodori senza l’aggiunta di aromi hanno caratterizzato l’armonia dei diversi sapori. Un classico esempio della filosofia della ricetta semplice che applichiamo a tutti i prodotti illy. La semplicità è spesso più seducente della complessità. Anche la cucina dello chef Marchesi era essenziale".

"Mentre cuciniamo", scrive ancora Illy, "mescolando il contenuto delle pentole sul fornello, assaggiamo e perfezioniamo continuamente quello che facciamo. Condiamo e insaporiamo con garbo leggero, secondo necessità. La semplicità in cucina richiede gli ingredienti migliori, gli strumenti adatti al lavoro e la costante vigilanza. Come la semplicità necessaria nella gestione di un’azienda”.

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EFA News - European Food Agency
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