Trattori a Bruxelles /2. Von der Leyen nel mirino: "Ci vuole schiavi"
Circa 500 mezzi agricoli radunati all'Heysel, tra cui una decina di italiani
Lanci di petardi, qualche grido di rabbia nei confronti delle istituzioni europee ma nessun incidente, né alcun momento di reale tensione. Il momento topico dell'ennesima manifestazione degli agricoltori a Bruxelles (leggi notizia EFA News) si è avuto verso mezzogiorno, con il raduno al parco di Laken, dove alcuni dei manifestanti sono saliti sul palco di varie formazioni di destra euroscettica (fiamminghe, polacche e spagnole in particolare).
Di seguito una delegazione di circa 10 trattori sui 500 intervenuti si è recata nel quartiere europeo, dove sono situati gli edifici istituzionali dell'UE. Secondo la polizia belga, il numero dei manifestanti ammonta a circa 1200. Le principali sigle europee, rappresentate a Bruxelles da Copa-Cogeca, non hanno preso parte all'iniziativa.
Una decina i trattori della delegazione di Agricoltori italiani, guidata da Salvatore Fais e Guido Marini. "Ursula e i suoi amici con belle cravatte hanno cercato in qualsiasi modo di renderci schiavi ma noi non molliamo", ha detto dal palco della manifestazione Fais, ricordando che, in occasione delle elezioni europee, gli agricoltori hanno "abbiamo il dovere di dare un segnale forte, vogliamo una politica che non pensa alla giacca e cravatta ma che abbia le mani sporche del nostro lavoro".
"Ci hanno incolpato di inquinare la terra, i vostri cieli, le vostre città, ci è stato detto d produrre di meno, ci è stata imposta una concorrenza sleale senza limiti, ci è stato imposto di fare parte di un Europa ma di quella sbagliata, quella che dovrebbe garantire un giusto reddito in tutti gli Stati e invece ci ha messo gli uni contro gli altri", ha concluso Fais, esortando: "Agricoltori europei solo insieme possiamo cambiare il nostro destino, uniti si vince".
EFA News - European Food Agency