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Logistica. Porto di Genova: i tir vogliono la congestion fee

Presa di posizione delle associazioni dei trasportatori per evitare il blocco delle merci da e per lo scalo

La Liguria si stringe intorno, o meglio contro, i suoi cantieri sempre più accusati di rallentare i traffici e le merci, soprattutto quelli diretti al porto. Tanto che viene ormai riconosciuta da tutta la filiera portuale genovese la gravità degli extra costi sostenuti dall’autotrasporto, derivanti dalle continue congestioni camionistiche "causate dai ritardi operativi del sistema": una situazione talmente insopportabile da avere portato le associazioni dei tir a chiedere pochi giorni fa l'istituzione di una "congestion fee" (da 120 a 180 euro a viaggio) alla filiera della merce che dovrebbe farsi carico degli extra costi (vedi articolo EFA News). 

Una presa di posizione, sia quella della congestion fee che quella che riconosce la gravità della situazione, considerata un passo avanti verso la condivisione di misure che consentano alla parte più debole, l’autotrasporto, di sopravvivere. È questo il risultato dell’incontro svoltosi a Palazzo San Giorgio, sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale (porti di Genova e Savona) nel quale, dati alla mano, è emersa l’emergenza derivante dalla congestione dei camion ai varchi, nei terminal e più in generale in porto. Dalla riunione è emersa anche la difficoltà organizzativa ormai cronica complicata da picchi di arrivi nave, schedule nave sempre in ritardo, picchi di arrivi ai gate portuali, interruzioni del sistema telematico. 

I responsabili dell’AdSP hanno confermato l’urgente necessità di eliminare i blocchi operativi soprattutto dei camion che stanno pagando un prezzo ormai insostenibile dei disservizi. Tutto il cluster portuale, dalle compagnie marittime, agli spedizionieri fino ai terminalisti, ha condiviso l’analisi sull’oggettiva gravità degli extra costi che le imprese di autotrasporto stanno sostenendo e, quindi, la "necessità di intervenire urgentemente sul modello complessivo portuale, in primis per garantire il flusso regolare dei traffici camionistici e di servizio alla merce". A questo fine l’Autorità Portuale si è impegnata a convocare a breve tutte le categorie per tracciare un percorso verso questo obiettivo.

Per parte loro, le associazioni rappresentative dell’autotrasporto (Trasportounito, Aliai, Anita, Cna Fita, Confartigianato Trasporti, Fai, Fiap, Lega Cooperative) hanno confermato che le imprese di settore, ormai allo stremo, hanno avviato l’iter per l’applicazione della congestion fee, invitando l’intera comunità al senso di responsabilità per difendere la sostenibilità economica dei trasporti regolari, quindi l’economia portuale. 

L’alternativa a una misura che garantisca la sopravvivenza del settore, hanno sottolineato le associazioni degli autotrasportatori, sarebbe "il fermo delle macchine e il rifiuto di effettuare i servizi di trasporto sottocosto favorendo l’irregolarità". In un’ottica, dicono, "in cui proprio la comunità portuale non può e non deve permettersi di generare il collasso del sistema imprenditoriale del trasporto su strada".







Fc - 41420

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