Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Distretti industriali: cresce export (+5,2%) da Emilia-Romagna nel 2023

Intesa Sanpaolo: vendite agroalimentari all'estero da 4,4 mld euro, trainate dai salumi

Nel 2023 l'Emilia-Romagna ha mostrato una crescita significativa delle esportazioni distrettuali, con un aumento del 5,2% rispetto all'anno precedente, passando da 21 miliardi di euro a 22,1 miliardi di euro. Risultati che acquistano ancora più rilevanza se confrontati con il valore nazionale delle imprese distrettuali italiane e se si tiene conto delle sfide che la regione ha dovuto affrontare con le drammatiche conseguenze dell'alluvione di maggio 2023. Nonostante queste difficoltà la regione è riuscita a mantenere una dinamica positiva delle esportazioni, dimostrando la resilienza e la forza del suo tessuto produttivo. E' quanto emerge dall’analisi periodica della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.

“Anche nel 2023 i distretti regionali sono riusciti a mantenere una dinamica positiva delle esportazioni, dimostrando una volta ancora la straordinaria propensione all’export e la forza e resilienza del tessuto produttivo locale", dichiara Alessandra Florio, direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo. "La diversificazione produttiva regionale e la forte presenza di distretti industriali e filiere di prossimità rappresentano un pilastro fondamentale per competitività dell’economia regionale su scala globale. Per questo sarà importante per la regione il nuovo programma “Il tuo futuro è la nostra impresa” con cui Intesa Sanpaolo mette a disposizione 10 miliardi di euro fino al 2026 per accompagnare la progettualità di PMI e aziende di minori dimensioni dell’Emilia-Romagna su ambiti prioritari tra i quali, appunto, sviluppo all’estero e su nuovi mercati”.

L'analisi dei distretti rivela un quadro variegato. Tra i distretti della meccanica, si distingue quello delle macchine agricole di Reggio Emilia e Modena, con una straordinaria crescita del 79,3% (+523 milioni di euro). Parallelamente, le macchine per l'imballaggio di Bologna e la Food machinery di Parma hanno segnato rispettivamente notevoli incrementi del 23,9% e 21,9%. Anche la meccatronica di Reggio Emilia, con quasi 5 miliardi di euro il primo distretto regionale per export a prezzi correnti nel 2023, ha mostrato una crescita, benché più contenuta, con un aumento del 3,6% (+170 milioni) rispetto all'anno precedente. Il distretto delle macchine per il legno di Rimini segna una buona crescita (+6,2%). Positiva anche la variazione dell’export delle macchine utensili di Piacenza (+2,8%). Tuttavia, non tutti i distretti della filiera hanno ottenuto gli stessi brillanti risultati. Il distretto dei Ciclomotori di Bologna ha terminato l'anno in negativo, registrando una diminuzione delle vendite del 2,7%.

Anche il settore agro-alimentare, con un totale di esportazioni di oltre 4,4 miliardi di euro a prezzi correnti, ha mostrato una crescita tonica nel 2023, guidato dall'Alimentare di Parma, che ha incrementato le sue vendite del 15,7% (+227 milioni). Notevole anche la dinamica dei flussi di export dei salumi di Parma e del lattiero-caseario parmense, con crescite rispettive del 12,7% e 11,5%. Tra gli altri distretti del settore, segnano incrementi anche i salumi del modenese (+5,9%) e l’ortofrutta romagnola che, dopo un fisiologico calo delle vendite nel terzo trimestre a causa dell’alluvione di maggio, ha chiuso l’anno in positivo (+1,7%) grazie al recupero nel quarto trimestre dell’anno (+4,5%). Al contrario, due dei sette distretti dell’agro-alimentare regionale hanno registrato un calo dell’export; i distretti reggiani del lattiero-caseario e dei salumi hanno visto ridurre le vendite all’estero rispettivamente del 2,7% e dell’11%.

La dinamica positiva dei distretti regionali è sostenuta dalla spinta dei mercati tradizionali, come Francia (+9,1%), Stati Uniti (+4,9%), Germania (+1,9%), Spagna (+3,7%), Regno Unito (+4,7%) e Polonia (+14,4%). Tra i nuovi mercati, spicca l’ulteriore apertura verso la Turchia, che si è distinta con un incremento del 63,3%, e l’India (+54,5%), mentre la Cina ha registrato una contrazione del 20,7%.

lml - 41448

EFA News - European Food Agency
Simili
◄ Torna alla pagina precedente