Morto Adelio Santero uno dei padri del moscato italiano
E' stato al timone del Gruppo 958 Santero dal 1958
Si svolgeranno domani, martedì 11 giugno a Santo Stefano Belbo in provincia di Cuneo i funerali di Adelio Santero, industriale del Moscato deceduto all'età di 91 anni. Santero è stato uno dei padri del Moscato: nonostante l'età, fino all'anno scorso lo si poteva vedere in azienda a seguire la produzione personalmente.
Capostipite di una famiglia votata al vino, Adelio è stato al timone del Gruppo 958 Santero dal 1958: in quell'anno fondò l’azienda con il padre Pietro e con i fratelli Leopoldo, Renzo e Aldo. Oggi è una delle realtà più importanti della spumantistica, che vanta un fatturato di 120 milioni di Euro. La crescita del gruppo come industria spumantistica è esplosa fra la fine degli anni '70 e l'inizio degli '80: la svolta è arrivata nel 2009 quando Gianfranco Santero, nipote di Adelio ha lanciato un nuovo marchio aziendale inserendo le cifre "958", che si rifanno all’anno di fondazione.
Oggi Gianfranco Santero è alla guida con i figli di Adelio, ossia i cugini Lorenza, che segue l'amministrazione, e Pierpaolo, enologo che si occupa della produzione. L’azienda si è evoluta producendo non più solo spumanti ma anche cocktail e aperitivi che spiccano per il packaging creativo e colorato: come la bottiglia di punta, l’extra dry, nata nel 2010, dal colore giallo quasi fosforescente.
Adelio Santero lascia i figli, la moglie Beatrice e numerosi nipoti e parenti. Il Consorzio Asti Docg, di cui fa parte la Santero F.lli & c., ha espresso cordoglio e vicinanza ai famigliari per la scomparsa di "un uomo che come pochi altri ha segnato la crescita dell'Asti Spumante e del Moscato d'Asti nel mondo. Le intuizioni sue e dei suoi fratelli, oggi portate avanti dal nipote Gianfranco, hanno reso grande l'azienda Santero 958 e l'intera regione spumantistica piemontese".
"Nostro padre era profondamente innamorato del Moscato -ricordano i figli Lorenza e Pierpaolo- della raccolta delle uve e della loro trasformazione e vinificazione. Per lui non era solo il lavoro che si era scelto: era la sua vita, la sua passione. E anche ora che non c'è più, il suo esempio ci dà forza per continuare a portare avanti l'azienda tra queste colline che lui ha amato moltissimo insieme alla sua famiglia".
Anche il Consorzio Asti Docg esprime cordoglio e vicinanza ai famigliari per la scomparsa di Adelio Santero, "uomo che, come pochi altri, ha segnato la crescita dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti nel mondo. Le intuizioni sue e dei suoi fratelli, oggi portate avanti dal nipote Gianfranco, hanno reso grande l’azienda Santero 958 e l’intera regione spumantistica piemontese", si legge in una nota del Consorzio.
EFA News - European Food Agency