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CLARA MOSCHINI

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La Commissione Ue prepara la nuova Piattaforma del miele

Fino al 15 luglio aperta la call che raccoglie le migliori competenze su autenticità e tracciabilità del miele

La Commissione Ue lanciato l'invito a istituire la Piattaforma miele per raccogliere le migliori competenze disponibili sull'autenticità e la tracciabilità del miele. L'invito alla call è partito ieri, 13 giugno, giorno dell'entrata in vigore delle norme UE riviste sul miele. Una volta organizzato, il nuovo gruppo di esperti dovrà assistere la Commissione nell'armonizzazione i metodi per individuare le adulterazioni nel miele e risalire al produttore o all'importatore del prodotto. 

Le nuove regole comuni sulla composizione e l'etichettatura del miele aiuteranno i consumatori a fare scelte informate, aumentando la trasparenza nella catena alimentare e limitando le pratiche fraudolente. A partire dalla metà del 2026, quando la direttiva inizierà a essere applicata, i Paesi di origine delle miscele di miele dovranno comparire sull'etichetta in ordine decrescente con la percentuale di ciascuna origine. 

Gli Stati membri avranno la flessibilità di richiedere le percentuali per le quattro parti più importanti solo quando rappresentano più del 50% della miscela. 
La direttiva rivista autorizza la Commissione a introdurre, entro 4 anni, le norme sui metodi di analisi armonizzati per individuare l'adulterazione del miele con lo zucchero ed entro 5 anni i metodi per rintracciare l'origine del miele e i criteri per accertare che il miele non sia surriscaldato e che non venga rimosso il polline quando viene venduto al consumatore finale. Per supportare la Commissione in questo compito con le migliori competenze disponibili, le nuove norme prevedono l'istituzione di una piattaforma del miele. 

La futura piattaforma del miele, composta da un massimo di 90 membri, dovrebbe, tra l'altro, raccogliere dati sui metodi per migliorare i controlli di autenticità del miele e fornire raccomandazioni per una tracciabilità dell'Unione, criteri di composizione e la possibilità di istituire un laboratorio di riferimento dell'Unione. Le parti interessate lungo la catena di approvvigionamento del miele, la società civile e gli esperti a titolo personale, compresi quelli provenienti dal mondo accademico, sono incoraggiati a presentare la loro candidatura.

Il bando è aperto fino al 15 luglio: per essere nominate, le organizzazioni che si candidano devono essere iscritte al Registro per la trasparenza. La Piattaforma dovrebbe tenere la sua prima riunione nel novembre 2024, presieduta dalla Direzione generale dell'Agricoltura della Commissione europea. La Piattaforma si riunirà almeno due volte l'anno. In linea con i principi di trasparenza, tutti i documenti pertinenti (compresi l'ordine del giorno e i verbali) saranno pubblicati sul registro dei gruppi di esperti. La Piattaforma Miele è istituita per una durata iniziale di cinque anni.

Parallelamente a questo lavoro, la Commissione e il Centro comune di ricerca stanno lavorando per stabilire metodi analitici convalidati per individuare l'adulterazione del miele con lo zucchero.

Le colonie di api sono essenziali per l'agricoltura e l'ambiente. Assicurano la riproduzione delle piante attraverso l'impollinazione, mentre l'apicoltura contribuisce allo sviluppo delle aree rurali. L'apicoltura è praticata in tutti i Paesi dell'UE ed è caratterizzata da condizioni di produzione, rese e pratiche apistiche diverse. L'UE è il secondo produttore di miele al mondo. 

Dal 2023 al 2027, 610 milioni di euro di fondi europei e nazionali sosterranno il settore apistico dell'Ue. Gli investimenti riguarderanno, tra l'altro, la lotta alle malattie degli alveari, l'adattamento ai cambiamenti climatici, il ripopolamento degli alveari e l'aumento del loro numero. Saranno sostenute anche le attività di promozione, i servizi di consulenza e la formazione. 

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EFA News - European Food Agency
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