Tensioni Cina-Ue: Copa Cogeca preoccupato per l'escalation
"Tutto questo non è accettabile" dicono i produttori di carne suina e del settore agroalimentare
Le tensioni commerciali tra Cina e Ue che si sono acuite proprio in questi giorni preoccupano le istituzioni, prima fra tutte il Copa cogeca. Dopo l'indagine già avviata sulla produzione di brandy dell'Ue, le autorità cinesi hanno annunciato l'avvio di un'indagine antidumping sulle esportazioni di carne suina dell'Unione. La mossa, sottolinea l'organismo europeo degli agricoltori, segue la conclusione, la scorsa settimana, dell'indagine della Commissione europea sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi. Dopo diverse settimane di voci a Bruxelles, sottolinea il Copa cogeca in un comunicato ufficiale, "il settore suinicolo dell'Ue ha avuto la conferma dell'avvio di un'indagine antidumping sulle sue esportazioni in Cina di carne suina e altri sottoprodotti"
"Visti i recenti sviluppi e le crescenti tensioni commerciali tra l'Ue e la Cina a causa dell'indagine europea sulla produzione di veicoli elettrici -prosegue la nota- i produttori agroalimentari dell'Ue sono sempre più preoccupati di un'ulteriore escalation, dato il saldo commerciale positivo di cui gode il settore negli scambi con la Cina. Non è la prima volta che i prodotti agroalimentari dell'Ue, che hanno ottenuto buoni risultati, vengono presi nel fuoco incrociato di controversie riguardanti altri settori. Dal punto di vista dei produttori di carne suina e del settore agroalimentare che lavora duramente per garantire e mantenere l'accesso al mercato cinese, questo non è accettabile".
"Partecipare a questa indagine -aggiunge il Copa Cogeca- sarà un processo molto costoso e oneroso e molto probabilmente porterà alla perdita di mercato in Cina. Le nostre esportazioni di carne suina in Cina sono già diminuite in modo significativo negli anni precedenti, in quanto hanno ricostruito la produzione locale dopo la grande epidemia di peste suina africana, ma l'Ue esporta ancora importanti quantità di sottoprodotti, molti dei quali non trovano mercato in Europa. Questa indagine avrà sicuramente un impatto sui produttori dell'UE, in particolare su quelli di Spagna, Paesi Bassi, Danimarca, Germania e Francia, ma anche sul Belgio, che ha da poco riconquistato l'accesso al mercato cinese".
La Commissione, conclude la nota "deve assicurarsi che non ci sia un'ulteriore escalation e che non sia il nostro settore a pagare ancora una volta il conto di controversie riguardanti altri settori. Deve anche garantire che i nostri produttori siano ben supportati nel processo di questa indagine e qualunque siano gli effetti del suo esito".
EFA News - European Food Agency