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Italmopa /2. Bene produzione frumento tenero (+2,1%), in flessione il duro

Grande distribuzione e settore dolciario attenuano la crisi generale del settore

L'assemblea generale di Italmopa ha evidenziato i chiaroscuri del comparto dell'industria molitoria italiana (leggi notizia EFA News). Per quanto concerne il comparto della macinazione del frumento tenero, si sarebbe verificato, nel 2023, un incremento produttivo dei volumi di farine stimato in misura del 2,1% rispetto al 2022 (da 4,062 a 4,146 milioni di tonnellate).

L’andamento positivo ha riguardato anche il principale canale di commercializzazione, quello della panificazione e dei prodotti sostitutivi, che aveva fatto registrare, nel corso degli ultimi decenni, una dinamica flessiva pressoché costante: la produzione di farine destinate al canale della panificazione e dei prodotti sostitutivi avrebbe così registrato un’incoraggiante crescita complessiva dell’1,5% trainata, in particolare, dalla richiesta proveniente dalla grande distribuzione. Sostanzialmente stabile, ma comunque con segno positivo, la produzione di farine destinate al comparto dolciario nonostante la contrazione della domanda per la produzione di dolci da ricorrenza. 

Proseguono, infine, i trend particolarmente positivi, e ormai consolidati negli anni, della domanda proveniente, da un lato, dai canali pizza, fresca e surgelata, e, dall’altro, dall’export per via di un sempre più diffuso apprezzamento, all’estero, della qualità e della versatilità delle farine italiane. In riduzione, infine, il volume di farine venduto sugli scaffali che conferma un ridimensionamento dopo i fenomeni di accaparramento che si erano verificati, da parte dei consumatori, nella prima fase dell’emergenza Covid. 

Nel 2023 il fatturato del comparto molitorio a frumento tenero, tenuto conto della riduzione media, rispetto al 2022, del prezzo delle farine (-14,5%) e dei sottoprodotti della macinazione (-22,7%) - quale conseguenza risultante in primis da una riduzione delle quotazioni della materia prima frumento tenero (-25,6% rispetto al 2022) e anche dei costi energetici e logistici - dovrebbe situarsi su 2,555 miliardi di euro circa con una riduzione del 14,7% rispetto al fatturato 2022, calcolato in 2,997 miliardi di euro.

Per quanto riguarda il comparto del frumento duro, è stata stimata, nel 2023, una contrazione, rispetto al 2022, dell’1,5% circa della produzione di semole. Essa riflette una minor domanda proveniente dall’industria pastaria, principale canale di sbocco dell’industria molitoria a frumento duro, per via di un rallentamento sia della domanda interna, sia delle esportazioni di pasta alimentare di semola di frumento duro.

Il fatturato del comparto a duro sarebbe in riduzione a 2,420 miliardi di euro rispetto a 3,105 miliardi di euro nel 2022 (-22,1%) risultante non solo da un calo della domanda ma soprattutto dalla riduzione delle quotazioni medie delle semole quale conseguenza, in particolare, della riduzione dei principali costi di produzione (materia prima frumento duro, energia, logistica).

lml - 41836

EFA News - European Food Agency
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