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Tutela biodiversità: 1669 abusi edilizi e 403 cantieri sequestrati in 14 mesi

Comando Carabinieri Agroalimentare trae un bilancio dei controlli effettuati tra gennaio 2023 e febbraio 2024

Le attività di controllo capillare su tutto il territorio italiano per la salvaguardia del patrimonio ambientale rappresentano la costante priorità del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri (Cufa). Tali attività vengono poste in essere attraverso la prevenzione e la repressione dei reati e degli illeciti a tutela degli habitat e delle risorse naturali per la conservazione della biodiversità, oltre che da quelle di divulgazione ed educazione per la legalità ambientale tendenti a garantire un futuro sostenibile.

Nell’ottica di questi obiettivi, il Cufa, attraverso il Comando Carabinieri per la Tutela della Biodiversità e dei Parchi, ha fatto il punto della situazione sui controlli nei cantieri edili nell’arco temporale che va da gennaio 2023a febbraio 2024, riscontrando un cospicuo numero di reati relativi ad abusi edilizi. Su 15051 controlli effettuati, infatti, sono 1669 quelli in cui sono state riscontrate violazioni alle norme urbanistiche per costruzioni o ristrutturazioni di immobili mentre i cantieri posti sotto sequestro sono stati 402.Tra i reati riscontrati, quello degli abusi edilizi è il numero più alto se si pensa che, sempre in base all’esito dei controlli complessivi, al secondo posto ci sono 1494 reati relativi alla gestione illecita dei rifiuti e, a seguire, 130 relativi alla sicurezza sul lavoro e sui lavoratori irregolari.

Il totale dei soggetti denunciati è stato di 3296 mentre l’importo delle sanzioni amministrative ammonta a € 1.716.563,64. Sul totale complessivo dei controlli, il primato dei reati attribuito agli abusi edilizi evidenzia e conferma come il nostro Paese, nel corso degli anni, sia costantemente interessato da una cementificazione “selvaggia” che è il principale nemico dell’equilibrio degli ecosistemi e, di conseguenza, della sicurezza della nostra salute. Basti pensare che già nel lontano 2016, secondo i dati dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (Ispra), in Italia cresceva più il cemento che la popolazione.

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EFA News - European Food Agency
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