Brasile: cachaça si conferma prodotto redditizio
Export in crescita negli Usa e in Europa. Stabilimenti produttivi danno lavoro a oltre 134mila persone
Sono confortanti i dati relativi al più celebre dei distillati brasiliani. L'Annuario della Cachaça 2024 diffuso dal ministero dell'Agricoltura e dell'Allevamento registra in primo luogo 1217 nuove cachaçarie aperte durante il 2023, con un aumento del 7,8% sull'anno precedente. Minas Gerais è lo Stato del Brasile con il maggior numero di stabilimenti registrati, 504 in totale, a coprire il 41,4% delle riserve del Paese.
Per il 2023, è stimato un aumento dello 0,7% sul valore totale delle esportazioni, acquistando un importo pari a 20.242.453 dollari Usa, ovvero il valore più elevato della serie. Il risultato dimostra una valorizzazione del 9,3% del prodotto esportato, che nel 2022 aveva un prezzo medio di 2,15 dollari al litro. Gli Stati Uniti mantengono il loro ruolo di principale mercato di esportazione della cachaça, con un valore di 4.653.002 dollari, che rappresenta circa il 23% del mercato di esportazione della cachaça.
Da parte sua, l'Europa può vantare sette Paesi tra i dieci principali partner economici nell'acquisto della cachaça. Il vecchio continente è stato ritenuto responsabile di un mercato pari a 10.142.990 dollari, che rappresenta il 50,1% del totale. Attualmente vi sono Paesi acquirenti di cachaça in tutti i continenti del pianeta. Inoltre, secondo il ministero del Lavoro brasiliano, l'attività di produzione di questa bevanda ha dato occupazione a 134.678 dipendenti nel 2023, con un aumento del 3,35% rispetto al 2022.
EFA News - European Food Agency