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Federolio: Tullio Forcella nuovo presidente

Neo-eletto auspica rafforzamento della ricerca e della collaborazione con il mondo scientifico

Il Consiglio Direttivo della Federazione Nazionale del Commercio Oleario (Federolio) ha eletto all’unanimità Tullio Forcella nuovo Presidente. Al contempo, l'assemblea ha designato Mariella Cerullo e Sabino Basso nel ruolo di vicepresidenti.

"Romano, classe 1954, Forcella porta con sé una vasta esperienza e profonda conoscenza del settore dell'olio d'oliva, sia a livello nazionale che internazionale, e di tutti i suoi temi più rilevanti: dall’etichettatura all’esportazione, dalla promozione ai profili chimico-analitici, dal controllo e certificazione della qualità del processo e del prodotto alla normazione tecnica", si legge in una nota della federazione.

Forcella ha dedicato gran parte della sua vita professionale alla Federolio, dove ha cominciato a lavorare appena ventenne e dove ha ricoperto l’incarico di direttore generale dal 1994 al 2019 e, successivamente, quello di delegato della presidenza. Fa parte del Comitato di certificazione di Agroqualità ed è stato appena riconfermato nel Consiglio di amministrazione del Consorzio per la gestione degli oli vegetali esausti (Conoe). A livello internazionale, Forcella è membro del Gruppo di dialogo civile olio di oliva (già Comitato consultivo) presso la Commissione Europea, nonché del Comitato consultivo del Consiglio Oleicolo Internazionale (Coi) a Madrid, di cui è stato anche vicepresidente.

“Intendo operare nel segno della continuità con le politiche seguite dalla Federolio negli ultimi anni. Il settore dell'olio d'oliva è di vitale importanza per la nostra economia e per la cultura alimentare del nostro Paese", ha commentato il neopresidente di Federolio a margine della sua nomina. "Ritengo di fondamentale importanza proseguire nella collaborazione con tutta la filiera oleicolo-olearia italiana e in particolare con il settore olivicolo italiano per una più incisiva valorizzazione del prodotto nazionale, per l’ulteriore sviluppo dell’export e soprattutto per il varo del tanto atteso piano olivicolo nazionale. Parallelamente auspico che prosegua l’impegno della Federolio nella ricerca e si rafforzi la collaborazione già in atto con il mondo scientifico interessato all’olio di oliva”.

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EFA News - European Food Agency
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