Tempo libero più importante del guadagno per 1 italiano su 2
Secondo l'indagine Rapporto tra generazioni nel mondo del lavoro, realizzata da Heineken Italia
Work life balance, formazione e flessibilità. È il "triplete" di caratteristiche dell’azienda ideale per gli italiani, che - senza distinzione di età - nella scelta del lavoro rompono le barriere generazionali e guardano più al benessere personale che al guadagno. In tema di qualità dell’azienda ideale in cui lavorare, gli italiani mettono infatti al primo posto il tempo libero per altre attività della vita (51,5%), al secondo la possibilità di crescere e sviluppare competenze attraverso l’offerta formativa (40,7%) e al terzo la flessibilità nei tempi e nei luoghi di lavoro (40,5%). Dopo, compaiono l’attenzione ai temi di pacchetti welfare (34,5%), parità di genere, diversità e inclusione (27,5%) e stipendi superiori alla media dei propri coetanei (27%). In ultima posizione il guadagnare molto a fronte di molte ore lavorate (11%).
È quanto emerge dalla ricerca “Rapporto tra generazioni nel mondo del lavoro” realizzata da Heineken Italia e condotta da AstraRicerche su un campione di oltre 1.000 lavoratori per indagare il rapporto fra Baby Boomers (1946-64), GenX (1965-80), Millennials (1981-96) e GenZ (1997-2012). L’indagine mette al centro le differenze generazionali nell’indicazione dell’elemento più rilevante in assoluto: se GenZ (20%) e Millennials (21%) danno più importanza al tempo libero, per la GenX lo sviluppo delle competenze ha la priorità (22%). Un argomento importante anche per i Millennials (18%) che lo prediligono rispetto alla flessibilità (16%). Resta un’ambizione comune il posto fisso (43%, in particolare per GenX e Baby Boomers), soprattutto in un’azienda storica (34%), di grandi dimensioni (37%), e dal respiro internazionale (35,5%). Per tutte le generazioni, ad ogni modo, è imprescindibile l’attenzione al lavoratore come ‘persona’ (per l’86% molto o abbastanza e per il 54% molto importante).
“Heineken Italia ha da sempre a cuore il benessere delle persone con cui condivide il piacere di stare insieme, la passione e la determinazione di guidare la crescita del mercato in maniera sostenibile. La nostra priorità è mettere le persone al centro", dichiara Teresa Ferro, People Director di Heineken Italia – favorendo un percorso di crescita continuo e dando sempre più attenzione al work life balance e al tema della flessibilità, oltre che all’equità e all’inclusione, alla base di ogni nostra azione quotidiana. In qualità di leader di mercato che crea occupazione per oltre 2000 persone, abbiamo voluto indagare i bisogni e le visioni delle quattro diverse generazioni presenti oggi in azienda, per tracciare insieme nuove strade e guidare il cambiamento”.
In tema di persone, dall’indagine emerge che le generazioni preferite con cui lavorare sono la GenX (69,5%) e la GenY/Millennials (63%) per la condivisione dei valori e degli ideali (41%) e perché sanno rapportarsi al meglio con i colleghi (31%). La GenZ, apprezzata principalmente per il suo rapporto con la tecnologia (41%), per il suo essere più creativa (39% contro il 16% dei Millennials e l’11% dei Baby Boomers) e per avere meno pregiudizi (32%) si auto-sceglie nel 54% dei casi, ma è anche apprezzata anche dalle altre generazioni per la capacità di dialogo e confronto con persone diverse (40%), ma sanche per la capacità di guardare avanti e avere una visione differente (41%) e competenze digitali (47%). Millennials e GenX sono preferiti invece per capacità di dialogo e di lavorare in gruppo (42% e 43%), mentre i Baby Boomers hanno l’esperienza utile per apprendere il lavoro da svolgere (51%) e allo stesso tempo sono “quelli che ascoltano di più capiscono i problemi e difficoltà sul lavoro ed aiutano quando serve” (29%). Nella stragrande maggioranza dei casi, molti sono i punti di contatto e le diversità sono spesso una ricchezza.
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