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Economia del mare: prevista crescita a 197 mld euro nel 2023

Nel comparto, sale anche l'occupazione, secondo il rapporto nazionale a cura di Unioncamere

Urso (Mimit): "Crescita del settore nel Mezzogiorno aiuterà a ridurre disparità territoriali"

Buone notizie sul fronte della "blue economy". Le previsioni sui dati definitivi relativi al 2023 suggeriscono numeri in ulteriore miglioramento rispetto all'anno precedente, in cui il volume d'affari per le attività legate al mare aveva raggiunto i 178 miliardi di euro, pari al 10,2% del Pil. Per lo stesso settore, nel 2023, si prefigura il traguardo dei 197 miliardi. A riferirlo è il XII Rapporto nazionale sull’Economia del mare 2024, realizzato da Ossermare, Centro studi Tagliacarne-Unioncamere, Informare, Camera di commercio Frosinone Latina e Blue forum Italia network.

In Italia, l'economia del mare coinvolge 227.975 imprese (in lieve decremento rispetto alle 228.190 dell'anno precedente), che occupano 1,04 milioni di persone (ma si prevede saliranno a 1,07 milioni). Il valore aggiunto generato da questo settore è pari a 64,6 miliardi di euro. "Il valore aggiunto diretto, con un +15,1%, pari a due volte la crescita media italiana, ferma al 6,9%" e "il valore aggiunto complessivo, di quasi un punto percentuale rispetto a quanto rilevato dall’XI Rapporto del 2023" sono alcuni degli aumenti più significativi rilevati nel rapporto. Sale anche "il moltiplicatore, pari a 1,8, a fronte dell’1,7% della scorsa rilevazione. Ossia, per ogni euro speso nei settori direttamente afferenti alla filiera mare, se ne attivano altri 1,8 nel resto dell’economia", così come si registra "un aumento occupazionale del 6,6%, pari a quasi quattro volte quello registrato nel Paese (1,7%)".

La Regione con maggiore incidenza di valore aggiunto della "blue economy" è la Liguria (11,9%), mentre il Sud Italia, nel suo complesso, è l'area geografica con maggiore produzione di valore aggiunto, ovvero quasi 21 miliardi di produzione diretta, pari a circa un terzo dell’intero prodotto nazionale proveniente dal mare.

Il rapporto sull'economia del mare è stato presentato stamattina a Roma, alla presenza di numerose autorità, tra cui il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. "La blue economy si dimostra forte e dinamica, avendo ormai superato con successo gli impatti della pandemia: nel 2022", ha ribadito Urso, "il valore aggiunto è cresciuto a un tasso più che doppio rispetto al totale dell’economia e gli occupati sono aumentati del 6,6% a fronte del +1,7% complessivo. Il Mezzogiorno, in particolare, si presenta come un’area di eccellenza in cui occupati e imprese contribuiscono alla coesione sociale e alla riduzione delle disparità territoriali. Questi risultati sono riprova della grande capacità che il settore dimostra nel saper integrare le nuove tecnologie con le tradizionali attività marittime: l'innovazione e la sostenibilità vanno di pari passo promuovendo una crescita economica orientata alla valorizzazione delle risorse naturali".

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EFA News - European Food Agency
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