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Emergenza cinghiali in Veneto. De Carlo: "Intensificare abbattimenti"

Presidente Comagri Senato auspica anche una "cabina di regia regionale per uniformare i prelievi"

L’assessore regionale al Territorio e alla Caccia Cristiano Corazzari ha annunciato la riapertura del Centro di recupero della fauna selvatica (Cras) di Sedico a Belluno. "Un centro di fondamentale importanza, l’unico nel bellunese", ha sottolineato l'assessore. "Questa attivazione, prevista entro la fine dell’anno è opportuna vista la massiccia presenza di animali selvatici in tutta la provincia, e l’elevata presenza di esemplari in difficoltà, vittime di incidenti. Il centro sarà ospitato negli spazi di Villa Zuppani di proprietà della Provincia, e sarà un progetto prezioso per la nostra fauna e per la tutela della biodiversità”.

Lo ha detto lo stesso assessore Corazzari, in occasione della firma, avvenuta oggi a Belluno, dell’Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto, la Provincia di Belluno e l’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario (Veneto Agricoltura) per la realizzazione e la gestione del Cras, di cui all’art. 5 della L.R. n. 50/1993, nel territorio provinciale di Belluno, da ubicarsi nel Comune di Sedico (BL). L’accordo ha la durata di tre anni, ed è rinnovabile.

La Regione si impegna a rimborsare le spese sostenute dalla Provincia di Belluno per la gestione operativa del Cras con un contributo annuo di 50 mila euro per tutta la durata dell’accordo. La gestione del Cras sarà coordinata dalla Provincia di Belluno di concerto con la Regione e con Veneto Agricoltura. Annualmente la Provincia fornirà un report con i dettagli degli interventi di recupero e soccorso realizzati.

In occasione della firma dell'accordo, il presidente della Commissione Agricoltura al Senato Luca De Carlo ha sottolineato: “La gestione di questi animali in provincia di Belluno è d'esempio per tutte le altre realtà venete: quella bellunese è infatti la provincia che ha saputo più e meglio sfruttare l'opportunità offerta dal delegato agli abbattimenti. La polizia provinciale di Belluno, che ringrazio per l'enorme lavoro svolto, ha un modello di gestione, della fauna selvatica in generale e del cinghiale in particolare, che consente interventi efficaci e puntuali”.

“Troppi sono ad oggi i danni all'agricoltura, ma anche ai mezzi sulle nostre strade, provocati dalla proliferazione di questi animali e che rappresentano un costo importante per la società. Interventi e gestione vanno rafforzati quindi su tutta la regione: è necessario quindi che gli abbattimenti vengano intensificati su tutto il territorio regionale, ed è fondamentale che si verifichi che questi vengano compiuti, anche attraverso la raccolta di dati che permettano di capire dove eventualmente intervenire con tempestività con azioni rapide e concrete", aggiunge De Carlo che auspica l'istituzione di una "cabina di regia regionale per uniformare i prelievi su tutto il territorio: è un passo necessario non solo per cercare di arginare gli enormi problemi che questi animali provocano all'agricoltura e alla sicurezza stradale, ma soprattutto per scongiurare la diffusione della peste suina tra i selvatici”.

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EFA News - European Food Agency
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