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Il Vaticano affida l'Annona ai privati?

Pewex in pole: il mitico "spaccio" potrebbe essere affidato con un contratto quinquennale

Il Vaticano pare abbia deciso di dismettere la gestione dell'Annona il del supermercato dei Pontefici, attivo da oltre un secolo. Indiscrezioni rilanciate dal Messaggero sostengono con forza che la gestione passerà a un'azienda italiana della grande distribuzione: in pole position pare ci sia Pewex, la catena romana dei fratelli Cetorelli, che sarebbe in prima posizione al momento per aggiudicarsi la gara d'appalto. 

All'origine della decsione di affidare la gestione dell'Annona ad altri, c'è la preoccupazione di Papa Francesco per la sostenibilità futura del sistema finanziario d’Oltretevere: le difficoltà economiche in cui versa lo Stato Vaticano avrebbero indotto Papa Bergoglio a percorrere la via di affidare la gestione a un esterno: gestione quinquennale che sarà rinnovabile per altri cinque anni. 

Se avverrà il cambio della guardia, diciamo così, si tratterà di un enorme cambiamento nello Stato pontificio visto che, se muterà insegna, l'ormai "mitico” spaccio interno non verrà più gestito direttamente come è stato fatto finora e con personale assunto dal Governatorato ma verrà affidato, con regolare contratto, a una catena di supermercati. 

L'Annona, lo ricordiamo, è collocata poco dopo le Poste vaticane, il palazzo della tipografia e la farmacia: dentro, è possibile comprare vini e liquori esenti dall'Iva. Si chiama così, con una parola che nell'antica Roma significava "il raccolto dell'anno", lo spaccio delle derrate alimentari strutturato negli anni '30 del secolo scorso con il compito di distribuire e vendere derrate e prodotti delle ville pontificie a chi lavora in curia, agli ordini religiosi, alle comunità, ai monasteri, alle ambasciate accreditate e ai dipendenti curiali. Con il pontefice Paolo VI lo "spaccio" è diventato un supermercato vero e proprio dove si possono acquistare anche champagne millesimati e prodotti a chilometro zero. Alle casse si paga con carte di credito: sono presenti dispositivi per il controllo delle banconote direttamente collegati con lo Ior, la banca vaticana.

La scelta di passare la mano del supermercato vaticano potrebbe essere fatta a breve: pare che la decisione dovrebbe arrivare in autunno in base alla migliore offerta economica. Sul tavolo, però, sempre secondo indiscrezioni, ci sono parecchi nodi: c'è, per esempio, da stabilire il tetto dei prodotti acquistabili esenti dall’Iva e l’inquadramento dei 29 dipendenti impiegati all’Annona i cui stipendi, pagati in uno Stato estero e privi di contributi, risultano maggiori (circa il 40%) rispetto a quelli italiani.

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EFA News - European Food Agency
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