Simest e Maeci for Africa: 200 milioni di finanza agevolata
Liquidità per investimenti a sostegno delle pmi del continente
Con un intervento in apertura del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, è stata presentata oggi alla Farnesina la “Misura Africa”, riserva da 200 milioni di Euro di finanza agevolata nell’ambito del Fondo 394, strumento gestito da Simest (Gruppo Cassa depositi e prestiti) in convenzione con il Maeci. All’evento sono intervenuti anche il sottosegretario al ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Maria Tripodi, i vertici di Simest, il presidente Pasquale Salzano e l’amministratrice delegata Regina Corradini D’Arienzo, oltre al presidente di Ice, Matteo Zoppas, al presidente di Confindustria Assafrica & Mediterraneo Massimo Dal Checco, e al consigliere diplomatico del presidente del Consiglio e Coordinatore della struttura di missione del Piano Mattei, Fabrizio Saggio e, inoltre, Marco Checchi, amministratore delegato di Pelliconi S.p.a,, l'azienda di Ozzano dell'Emilia (Bologna), tra i leader mondiali nella produzione di tappi per il beverage.
La liquidità fornita sarà indirizzata alla realizzazione di investimenti a sostegno dei processi di transizione digitale ed ecologica e per il rafforzamento patrimoniale, all’acquisto (anche in leasing) di beni e macchinari strumentali o alla realizzazione di strutture commerciali e produttive in Africa, a beneficio di tutte le imprese italiane che esportano beni e servizi, che si approvvigionano di materie prime strategiche e di altri prodotti o che abbiano una presenza stabile in Africa, e delle imprese italiane della filiera. Le domande di finanziamento potranno essere presentate sul Portale Simest a partire dal 25 luglio 2024.
Inoltre, attraverso le risorse del Fondo, le imprese italiane e loro controllate in Italia o in Africa potranno finanziare le spese di formazione professionale realizzate in Italia o in Africa di personale africano, incluse le spese per l’affitto e l’allestimento dei locali destinati alla formazione e le spese di viaggio, ingresso, soggiorno o regolarizzazione in Italia.
La misura prevede una sub-riserva del 10% delle risorse disponibili in favore di imprese giovanili, femminili e start-up e pmi innovative, e la possibilità per tutte le imprese di accedere a una quota a fondo perduto fino al 10%, elevata fino al 20% per le imprese con sede operativa nel Sud Italia.
Al nuovo strumento potranno accedere le imprese esportatrici con un fatturato export pari ad almeno il 5% del proprio fatturato totale e che rispondano almeno a uno dei seguenti tre requisiti:
- siano stabilmente presenti nel Continente africano, con una sede commerciale o produttiva già attiva alla data di presentazione della domanda o da attivare entro la data di prima erogazione;
- realizzino esportazioni di beni e servizi verso il Continente africano per quantitativi equivalenti ad almeno il 2% del proprio fatturato totale;
- realizzino importazioni di materie prime strategiche e di altri prodotti dal continente africano per quantitativi equivalenti ad almeno il 2% del proprio fatturato totale.
La misura si estende anche alle imprese delle filiere produttive che, pur non esportando direttamente, possono dimostrare che una quota pari ad almeno il 10% del proprio fatturato totale è stata realizzata da operazioni di fornitura verso una o più imprese italiane, che hanno un fatturato export pari ad almeno il 5% del proprio fatturato totale e risultino stabilmente presenti in un paese africano, o esportino o si approvvigionino di materie prime strategiche e di altri prodotti nel continente africano.
La misura si completa con una serie di incentivi per le imprese che realizzano progetti in Africa nell’ambito di 5 degli strumenti di finanza agevolata già esistenti. Sarà possibile, infatti, ottenere il cofinanziamento a fondo perduto fino al 20% per le imprese con sede operativa nel Mezzogiorno, e fino al 10% per tutte le altre, richiedendo un finanziamento che abbia una delle seguenti finalità:
- l’apertura di strutture promozionali in Africa ivi incluse strutture adibite alla formazione del personale africano da inserire nell’ambito della struttura;
• la realizzazione di piattaforme e-commerce per i mercati africani; l’inserimento in azienda di un Temporary Manager con focus sull’internazionalizzazione nel continente africano;
- la partecipazione a fiere ed eventi di sistema in Africa, o in Italia con focus sull’Africa;
- l’ottenimento di certificazioni (ad esempio di prodotto o sostenibilità) e consulenze e studi di fattibilità per l’internazionalizzazione in Africa, includendo anche in questo caso la possibilità di finanziare la formazione del personale africano in Africa o in Italia e le relative spese connesse (spese per l’affitto e l’allestimento dei locali destinati alla formazione e le eventuali spese di viaggio, ingresso, soggiorno o regolarizzazione in Italia).
“L’Africa è una priorità della politica estera italiana e della nostra diplomazia economica -ha dichiarato il ministro Tajani-. Per questo siamo impegnati attivamente, anche attraverso il Piano Mattei, a rafforzare il dialogo reciproco per una vera e propria sinergia fra l’Italia e il Continente africano. La misura che presentiamo oggi si inserisce in questo quadro perché punta a un duplice obiettivo: da un lato, favorire per le imprese italiane, lo sviluppo di investimenti e di nuove partnership, garantendo la resilienza delle catene di approvvigionamento. Dall’altro lato, sostenere, a favore dei paesi africani, l’attrazione di investimenti con focus su innovazione e formazione per una crescita sostenibile e duratura”.
EFA News - European Food Agency