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Glifosato, Bayer vince la class action in Australia

Non ci sono "prove sufficienti" che la sostanza chimica abbia causato forme tumorali negli essere umani

"Bayer accoglie con favore la sentenza della Corte federale australiana a favore di Monsanto. Il caso è stato ora archiviato". È questo l'incipit del comunicato con cui la multinazionale Bayer Australia commenta la vittoria in tribunale per quanto riguarda la class action circa gli effetti del diserbante Roundup di Bayer (principio attivo: glifosato) intentata dallo studio legale australiano Maurice Blackburn Lawyers e da altre mille persone contro le filiali australiane del colosso.

La causa era stata avviata sostenendo che il principio attivo Roundup, ossia il glifosato in parole povere, causava il linfoma di Hodgkins. Ebbene, il tribunale di Canberra ha respinto l'azione legale: il giudice Michael Lee della corte federale australiana ha infatti sentenziato di avere esaminato tre tipi di studi scientifici: studi epidemiologici, studi su animali e porve meccanicistiche sui legami tra glifosto e linfoma di Hodgkins. Il giudice sostiene, dopo avere escusso queste ricerche, di "non essere convinto" che vi siano prove sufficienti che la sostanza chimica abbia causato forme tumorali negli essere umani. 

"La decisione della Corte -sottolinea la nota di Bayer Australia e Nuova Zelanda- è coerente con le valutazioni normative e scientifiche a livello mondiale, comprese quelle dell'Autorità australiana per i pesticidi e i medicinali veterinari, che sostengono che il glifosato (Roundup) è sicuro e non cancerogeno".

"Lo scorso anno (2023) -specifica il comunicato della multinazionale-, la Commissione europea ha riapprovato il glifosato per 10 anni (leggi EFA News), in seguito alle valutazioni scientifiche favorevoli delle sue agenzie per la salute e la sicurezza, che 'non hanno identificato aree critiche di preoccupazione' che abbiano un impatto sulla salute pubblica o sull'ambiente nella loro revisione del glifosato nel luglio 2023. Bayer -conclude la nota- rimane impegnata a sostenere gli agricoltori australiani garantendo la disponibilità di prodotti sicuri ed efficaci come il Roundup".

La causa in Australia è stata solo una una di quelle che hanno riguardato la multinazionale, citata soprattutto negli Usa da quando, nel 2018, ha acquisito Monsanto, proprietaria del prodotto: negli Stati Uniti sono ancora più di 50 mila le richieste di risarcimento aperte. Nelle ultime 20 cause Bayer ha vinto 14 processi.

fc - 43013

EFA News - European Food Agency
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