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Fao: prezzi materie prime alimentari stabili a luglio 2024

Aumento quotazioni oli vegetali, carne e zucchero ha compensato calo cereali

Su base annuale la diminuzione è risultata pari al 3,1%

Il benchmark per i prezzi delle materie prime alimentari mondiali è rimasto sostanzialmente invariato a luglio per il secondo mese consecutivo, poiché gli aumenti delle quotazioni internazionali di oli vegetali, prodotti a base di carne e zucchero hanno compensato il calo costante delle quotazioni per i cereali. E' quanto emerga dal bollettino mensile dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao).

L'indice dei prezzi alimentari della Fao ha registrato una media di 120,8 punti a luglio, marginalmente al di sotto della cifra rivista di 121,0 per giugno. L'indice è ora inferiore del 3,1% rispetto al suo valore corrispondente dell'anno precedente.

L'indice dei prezzi dei cereali della Fao è sceso del 3,8% da giugno poiché i prezzi globali all'esportazione di tutti i principali cereali sono diminuiti per il secondo mese consecutivo. Le quotazioni del grano sono scese a causa della crescente disponibilità stagionale dai raccolti invernali in corso nell'emisfero settentrionale e delle condizioni generalmente favorevoli in Canada e negli Stati Uniti d'America, sostenendo le aspettative per grandi raccolti di grano primaverile più avanti nell'anno. Anche i prezzi all'esportazione del mais sono diminuiti, poiché i raccolti in Argentina e Brasile hanno superato il ritmo dell'anno scorso e le condizioni delle colture negli Stati Uniti sono rimaste solide. L'indice dei prezzi del riso integrale della Fao è diminuito del 2,4% da giugno, in un contesto di attività commerciali generalmente tranquille per le varietà Indica e Japonica.

I prezzi dell'olio vegetale, al contrario, sono aumentati del 2,4% da giugno, raggiungendo il massimo dell'ultimo anno e mezzo. Le quotazioni globali per gli oli di palma, soia, girasole e colza sono aumentate, sostenute dalla robusta domanda di olio di soia da parte del settore dei biocarburanti e dal deterioramento delle prospettive di raccolto per gli oli di girasole e colza in diversi importanti paesi produttori.

Leggermente più contenuto l'aumento dell'indice dei prezzi della carne (+1,2%), nel contesto di robusta domanda di importazioni di carne ovina, bovina e di pollame, sebbene i prezzi della carne suina siano diminuiti marginalmente a causa di una situazione di eccesso di offerta nell'Europa occidentale.

Ancor più debole l'aumento dei prezzi dello zucchero (+0,7%), poiché la produzione inferiore alle attese in Brasile ha controbilanciato l'impatto delle accresciute precipitazioni monsoniche in India e delle condizioni meteorologiche favorevoli in Thailandia.

Rimane invariato, infine, l'indice dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari, nella misura in cui i cali nelle quotazioni del latte in polvere hanno compensato gli aumenti delle quotazioni del burro e del formaggio.

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EFA News - European Food Agency
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