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CLARA MOSCHINI

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Barilla valorizza le filiere italiane in salse e sughi

Più di 6500 ton basilico 100% italiano vengono destinate dall'azienda al pesto in barattolo

Pomodoro e basilico: due ingredienti semplici, ma straordinari, espressione della bella stagione e dello stile italiano. Perfetti in estate per dare sapore e colore tantissimi piatti, come gli spaghetti pomodoro e basilico: una ricetta che rappresenta tutta la bontà e la qualità del Made in Italy nel mondo. E proprio in estate, con il caldo arriva anche il momento del raccolto.

Sono infatti oltre 100mila le tonnellate di pomodoro italiano che vengono lavorate e che poi Barilla trasforma ogni anno in salse e sughi e oltre 6.500 le tonnellate di basilico 100% italiano che diventano pesto. Proprio il basilico 100% italiano nasce principalmente nei campi coltivati vicino allo Stabilimento di Rubbiano a Parma, in piena Food Valley, dove si preparano sughi e pesti con vasetti 100% riciclabili.

“Il basilico viene seminato in primavera, per essere raccolto d’estate: con la raccolta si parte al mattino presto, poiché bagnate dalla rugiada le foglie mantengono tutte le qualità in vista della trasformazione. Viene colto a 15cm perché interessa il rapporto foglia-gambo, ma anche la croccantezza e il profumo intenso. Il nostro clima e il nostro suolo conservano le caratteristiche migliori per questo tipo di coltivazione”, ha sottolineato Simone Bernardi, titolare dell’azienda Agricola Bernardi di Collecchio (PR). 

“Il pomodoro nella zona di Parma e Piacenza è il filo conduttore della nostra vita. Per un prodotto eccellente il terreno non deve mai scendere al di sotto dei 13°C nemmeno durante la notte. Le piantine, invece, devono essere poste nel terreno in primavera, tra aprile e maggio, quando la temperatura è di 20-25°C. Il nostro è un impegno costante durante tutto l’anno per garantire un raccolto di qualità”, ha commentato Giuseppe Bonati, titolare dell’azienda agricola La Felina di Felino (PR).

Per quanto riguarda il pomodoro per il mercato italiano ed europeo, Barilla acquista le materie prime da primari trasformatori italiani, che lavorano pomodori 100% Made in Italy. Tutti sono certificati Global G.A.P o seguono i disciplinari di produzione integrata regionali, a garanzia dell’applicazione di pratiche agricole sostenibili e responsabili. 

“Quella di Barilla è una cucina sostenibile e persegue l’obiettivo di portare sulle tavole degli italiani e non solo la gioia del cibo per una vita migliore. Utilizzare materie prime di qualità, per Barilla, non è solo una necessità produttiva in chiave competitiva. È una responsabilità sociale ed etica. Da qui nasce la volontà del Gruppo di dar vita alla Carta del Basilico, un disciplinare per la coltivazione sostenibile, per la valorizzazione della biodiversità e delle comunità degli agricoltori. Mentre per i pomodori, Barilla si impegna ad acquistare esclusivamente quelli con certificazione di buone praticole agricole”, commenta Cesare Ronchi, direttore Acquisti Materie Prime del Gruppo Barilla.

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EFA News - European Food Agency
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