La Cina rinuncia a dazi sul brandy
Il settore brinda in borsa ma per gli analisti è una mossa per ammorbidire l'Ue sui dazi auto
Dopo mesi e mesi Campari, Remy Cointreau e Pernod Ricard tirano un sospiro di sollievo. La Cina, infatti, ha deciso di rinunciare a imporre tariffe sul brandy importato dall’Ue. A comunicarlo è stato il ministero del Commercio cinese che ha tenuto a precisare, comunque, come l’indagine aperta a gennaio scorso abbia determinato l’effettiva esistenza di dumping. "Le autorità inquirenti -si legge nella nota di Pechino- hanno stabilito che si è verificato un dumping, che l’industria nazionale del brandy è stata minacciata e che esiste un nesso causale tra il dumping e la minaccia di un pregiudizio sostanziale".
Il fatto che la Cina rinunci ai dazi sul brandy Ue è notizia buona, anzi ottima, anche se gli osservatori internazionali sostengono che la decisione potrebbe essere una mossa strategica di Pechino, che sta facendo pressione sui 27 Stati membri della Ue per respingere al mittente la proposta della Commissione Europea di adottare dazi aggiuntivi fino al 36,3% sui veicoli elettrici prodotti in Cina, opzione che andrà in votazione il prossimo ottobre e che preoccupa soprattutto i produttori transalpini di cognac e brandy (leggi Efa News). Non a caso proprio Pernod Ricard mantiene una prospettiva "prudente" sulla Cina, nonostante la decisione di non imporre tariffe antidumping provvisorie, almeno stando a quanto dichiarato dall’amministratore delegato Alexandre Ricard.
Intanto sula scorta della notizia i produttori di alcolici me approfittano per brindare. balzando sui listini europei. Le azioni dei produttori di alcolici francesi Remy Cointreau e Pernod Ricard sono salite di circa l’8% subito dopo l’annuncio: a due ore circa dalla chiusura di borsa hanno ritracciato, rispettivamente a +4,8% e +3,2%. Stessa musica più o meno per Campari che, dopo essere salito in mattinata alla vetta di 8,6 Euro per azione, si sta accontentando di un +1,5% a 8,3 Euro rispetto alla chiusura di ieri. D'altra parte Campari, che ha comprato il cognac Courvoisier, è esposto solo per il 4% in Cina: gli altri marchi hanno tutti esposizione ni maggiori nel mercato cinese. Tra i Grandi player, infatti, Diageo ha il 5% di quota d mercato cinese, Pernord Ricard il 12% e addirittura il 30% Remy Cointreau.
EFA News - European Food Agency