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Mafia: Cassazione confisca definitivamente i beni di Andrea Impastato

Numerosi terreni agricoli tra i possedimenti dell'uomo, deceduto nel 2022

Ammonta a oltre 150 milioni di euro il valore dei beni sequestrati ad Andrea Impastato. La Corte di Cassazione ha sancito la definitiva confisca dei possedimenti appartenuti all'imprenditore siciliano colluso con la mafia e deceduto nel 2022.

Le indagini portate avanti dalla divisione anticrimine della Questura di Palermo ha portato alla luce l'eterogeneo e ingente business di Impastato, presente nel settore edilizio, estrattivo, turistico e agricolo. I beni dislocati nelle province di Palermo e Trapani, erano per lo più affidati a intermediari, prestanome e fiduciari appartenenti alla famiglia Impastato.

L'imprenditore scomparso due anni fa era figlio di Giacomo Impastato, mafioso di spicco nell'area di Cinisi, assieme a Tano Badalamenti. Il 2 ottobre 2002 Andrea Impastato finì in manette con l'accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso, al culmine di un'indagine della Squadra mobile di Palermo che poneva nel mirino il patrimonio del clan corleonese.

Tra i i beni definitivamente confiscati, figurano complessi industriali di oltre 50mila metri quadri, l'hotel Il Baglio a San Vito Lo Capo e altre attività del settore turistico, oltre a rapporti bancari e finanziari.

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