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La Serbia taglia i prezzi degli alimentari

Dureranno fino alla fine di ottobre i tagli su prodotti come frutta e verdura e caffè decisi dal governo di Belgrado

La guerra dei prezzi miete talmente tante vittime che a intervenire sono sempre di più i governi. Dopo l'ultima uscita elettorale (non ancora digerita) della candidata democratica alla Casa Bianca Kamala Harris che tuona contro l'aumento dei prezzi dei supermercati (leggi EFA News), in Europa è il governo serbo a mettersi di traverso lanciando una serie di nuovi tagli ai prezzi di alimenti e bevande

Il governo di Belgrado, infatti, dopo una serie di incontri con i principali rivenditori, ha annunciato che dal 1° settembre alla fine di ottobre i cittadini potranno acquistare 81 tipi di prodotti in 2.500 negozi di alimentari al dettaglio a prezzi più vantaggiosi di quelli attuali. Alla presentazione di questa campagna presso il governo serbo, alla presenza del ministro del Commercio interno ed estero Tomislav Momirović e del ministro dell'economia Adrijana Mesarović, il primo ministro Miloš Vučević ha spiegato che in realtà si tratta di 700 prodotti specifici, che avranno l'etichetta “Najbolja cena”, ossia il marchio “Miglior Prezzo”: si va dai prodotti per l'igiene personale, ai prodotti per la pulizia della casa, a tutti i tipi di alimenti, frutta, verdura, carne e latticini.

Secondo Vučević le riduzioni di prezzo ammonteranno in media al 26,8% “rispetto ai prezzi migliori che i prodotti hanno avuto finora”. Il primo ministro ha aggiunto che le famiglie potranno risparmiare da 8.000 dinari serbi, pari a 68,3 Euro, a 22.000 dinari, pari a 188 Euro.

Secondo quanto ha spiegato il primo ministro, lo Stato ha proposto e chiesto alle catene di vendita al dettaglio di partecipare allo sconto di 81 categorie di prodotti, e poi le catene di vendita al dettaglio hanno presentato al governo il prezzo migliore per ogni categoria di prodotti. Lo stesso Vučević ha annunciato che i ministri Momirović e Mesarović visiteranno presto alcuni negozi al dettaglio di prodotti alimentari per verificare di persona il funzionamento della campagna.

Il primo ministro ha annunciato, inoltre, che si stanno preparando molte altre misure per aiutare i cittadini e ha sottolineato che tutto deve essere preparato con cura per non violare il principio dell'economia di mercato e non negare a nessuno il diritto di fare affari.

"I rivenditori -ha spiegato Vučević in un'intervista rilasciata all'emittente Una TV Serbia- hanno presentato al governo il prezzo migliore per ogni categoria di prodotti. Non ho problemi se qualcuno fa profitti, ma ho problemi solo se qualcuno crea profitti extra. Come governo, dobbiamo prenderci cura dei cittadini e dell'economia, che costituiscono il tessuto di un Paese. Prima di tutto, dobbiamo occuparci delle persone che guadagnano meno, dei pensionati, in modo che sentano l'attenzione dello Stato”.

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EFA News - European Food Agency
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