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CLARA MOSCHINI

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Constellation Brands prevede nero per vino e alcolici

Il marchio proprietario della birra Corona rivede l'outlook 2025 al ribasso

Constellation Brands ha aggiornato le previsioni per l'anno fiscale 2025 annunciando, dopo diversi trimestri di domanda debole negli Stati Uniti, la possibile svalutazione delle sue attività nel settore del vino e degli alcolici. L'azienda di spirit conosciuta soprattutto per le sue birre a marchio Corona è disposta ad accollarsi fino a 2,5 miliardi di dollari di oneri di svalutazione dell'avviamento trimestre in corso. Tra i marchi del vino appartenenti a Constellation Brands rientra anche l'italiano Ruffino.

Con il nuovo aggiornamento, l'azienda prevede, più precisamente, di rilevare una perdita di valore non monetaria dell'avviamento per l'attività wine and spirits di circa 1,5-2,5 miliardi di dollari per il secondo trimestre dell'anno fiscale 2025. La svalutazione, sottolinea il comunicato della società, riflette le aspettative aggiornate dell'azienda sulle prospettive dell'anno fiscale 2025 per l'attività wine and spirits, "a causa del persistere di tendenze negative principalmente nel mercato all'ingrosso degli Stati Uniti, guidate da cali sia nel mercato generale del vino che nei suoi marchi di vino mainstream e premium".

L'aggiornamento delle attuali prospettive finanziarie del management per l'anno fiscale 2025 prevedono anche la riduzione circa la crescita delle vendite nette annuali, portata a un valore compreso tra 4% e 6%, dal precedente 6%-7%: questo a causa, sottolinea la società, di "venti contrari macroeconomici incrementali che colpiscono i consumatori, in particolare la disoccupazione, e un prolungato destoccaggio delle scorte nei mercati del vino e degli alcolici". In parole povere, è colpa dei rivenditori che riducono le scorte di vino e alcolici e dei consumatori che, a loro volta, riducono la spesa per le bevande alcoliche più costose.

Constellation Brands ha abbassato le stime sull'utile per azione per l'anno fiscale 2025 a una forchetta compresa tra 3,05 e 7,92 dollari, rispetto ai precedenti 14,63 e 14,93 dollari: ha, invece, alzato di 10 centesimi il limite inferiore del suo utile annuo rettificato per azione, portandolo a 13,60 dollari, mentre ha mantenuto il limite superiore a 13,80 dollari. Secondo l'outlook, le vendite nette annuali di wine and spirits dovrebbero diminuire tra il 6% e il 4%, rispetto al calo dello 0,5% e all'aumento dello 0,5% previsti in precedenza.

“Sebbene gli attuali fattori macroeconomici, in particolare l'aumento della disoccupazione, abbiano portato a una recente decelerazione del tasso di crescita della domanda dei consumatori per i nostri prodotti, siamo sulla buona strada per ottenere un solido aumento dei volumi a una sola cifra in questo anno fiscale per il nostro settore della birra -sottolinea Bill Newlands, presidente e amministratore delegato di Constellation Brands-. Queste tendenze sono state più evidenti nei primi cinque Stati del nostro business della birra, che rappresentano poco più della metà dei nostri volumi: tuttavia, continuiamo a vedere una crescita dei volumi a una sola cifra in questi Stati e a una sola cifra in media nel resto del Paese". 

"È importante notare -prosegue Newlands- che i nostri marchi di birra rimangono forti e che la fedeltà dei nostri consumatori principali resiste, con solo alcuni spostamenti marginali verso le confezioni a valore e i canali orientati al valore. Nel settore del vino e degli alcolici, le iniziative commerciali e di esecuzione operativa introdotte all'inizio dell'anno stanno migliorando le prestazioni dei nostri marchi più importanti, ma continuiamo a dover affrontare ulteriori venti contrari di categoria che incidono ulteriormente sulle nostre prospettive per l'anno fiscale in corso".

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EFA News - European Food Agency
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