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Joey Saputo diventa bolognese

Cittadinanza onoraria al presidente del Bologna Calcio, nonché proprietario del colosso lattiero-caseario

"Ha dato lustro alla città con la Champions League". È questo quanto si legge tra le motivazioni con cui è stata consegnata dal sindaco di Bologna Matteo Lepore la cittadinanza onoraria a Joey Saputo, patron del Bologna Calcio dal giugno 2015. L'industriale, figlio di Emanuele "Lino" Saputo fondatore della Saputo Incorporated, è proprietario di uno dei colossi del lattiero caseario mondiale, l'azienda di famiglia canadese Saputo Dairy. La cittadinanza onoraria è stata votata dal consiglio comunale che ha riconosciuto all'unanimità l'onorificenza.

Il suo primo discorso da "bolognese" Saputo lo ha concluso citando il presidente dello scudetto, Renato Dall'Ara (a cui è intitolato lo stadio di Bologna) il presidentissimo rimasto al timone del club dal 1934 al 1964, che vinse il tricolore ben cinque volte: nel 1935-36, nel 1937, nel 1939 e nel 1941 e nel 1963-64. 

"Un esempio per le nuove generazioni" lo ha definito sindaco di Bologna Matteo Lepore che ha accolto il patron rossoblù, canadese di origini italiane, a Palazzo D'Accursio dove è stata consegnata l'onorificenza: ad accompagnarlo c'erano anche la moglie Carmie e il figlio Luca. L'imprenditore, lo ricordiamo, è erede di un impero industriale multimilionario nel settore dei latticini, visto che il quarto trimestre dell'anno fiscale 2024 si è chiuso al 31 marzo 2024 con ricavi a 4,545 miliardi di dollari, in rialzo dell'1,7% (leggi EFA News). 

"Lo è sempre stato, ma ora è anche ufficiale: benvenuto Joey, sei uno di noi -ha detto il sindaco stringendogli la mano nel corso della cerimonia-. Abbiamo bisogno di esempi e Saputo questo rappresenta, aldilà dei risultati sportivi culminati con la qualificazione in Champions League -osserva il primo cittadino-. Perché la Champions è il culmine di un programma imprenditoriale e sportivo, che attraverso il calcio fungerà da volano per l'immagine e l'economia dell'intera città. Hai investito nel Bologna e sulla città con competenza, visione del futuro, lavoro, sofferenza e guida e ora i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Joey ha fatto le cose per bene - prosegue Lepore - e questo è dare l'esempio. Saputo ha generato qualcosa di prezioso: lo abbiamo visto nelle decine di migliaia di persone che si sono riversate nelle strade per la festa Champions. Ha agito capendo che il Bologna è un patrimonio di tutti noi. Benvenuto al nostro concittadino Joey".

Ricevendo l'onorificenza, Saputo ha detto che oramai vive quasi più a Bologna che in Canada: ha poi ricordato la tragedia della malattia e della scomparsa dell'ex allenatore Sinisa Mihajlovic. "Sono orgoglioso ed emozionato -ha dichiarato Saputo all'atto del ricevimento della cittadinanza onoraria-. Ho ripensato in questi giorni alla prima volta che arrivai a Bologna: non nel 2014 quando presi il club, ma nel febbraio 2012, per portare Di Vaio al Montreal. Arrivai a Bologna in treno e nevicava: pensai che non era poi così diversa dal Canada, mi sono sentito a casa", 

"Sono proprietario del Bologna da 10 anni e il bilancio è molto positivo -prosegue Saputo-. Dieci anni bellissimi, indimenticabili, con momenti difficili quando i risultati sportivi non erano altezza delle aspettative piazza. Ma quando deciso di acquistare maggioranza club mi sono detto mia intenzione era costruire dal basso e i risultati di oggi sono frutto di un albero con radici profonde. La Champions è stato il coronamento di impegno e lavoro. Ma il calcio e il Bologna vanno oltre a questo e la dimostrazione l'ho avuta alla reazione della gente alla tragedia di Mihajlovic, che a Bologna ha trovato una seconda famiglia". Infine Saputo, ringraziando, cita Lucio Dalla. "Vi ringrazio -dice- per avermi accolto in una città che è accoglienza e dove non si perde neanche un bambino".

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