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Distretti del cibo, primo incontro in Piemonte

Sono 8 le realtà fra produttori agricoli, enti locali, consorzi e associazioni per valorizzare l'agroalimentare

Si è tenuto presso Palazzo Piemonte, a Torino, il primo incontro tra l’assessore regionale al Commercio, agricoltura e cibo, Paolo Bongioanni, e gli 8 Distretti del Cibo attivi nella regione. I distretti riuniscono produttori agricoli, enti locali, consorzi e associazioni per valorizzare le produzioni agroalimentari e il paesaggio rurale. La legge regionale del 2019 ha istituito i Distretti del Cibo in Piemonte, con l’obiettivo di sostenere pratiche ambientali, promuovere l’agricoltura biologica e recuperare terreni abbandonati. Questo incontro segna l’inizio di un percorso ambizioso per valorizzare l’agroalimentare piemontese e promuovere i prodotti locali a livello nazionale e internazionale.

Nonostante la loro recente istituzione, i Distretti del Cibo hanno già avviato progetti innovativi. Il Distretto della Frutta di Manta (Cuneo) per esempio, ha integrato 10 nuovi Comuni nel progetto di gestione dei 12.000 lavoratori stagionali, mentre il Distretto biologico del Cebano (Alto Tanaro, sempre provincia di Cuneo) si distingue per il recupero di colture storiche e terreni dismessi, ottenendo un riconoscimento a livello europeo. Inoltre, il Distretto Terre da Tastè (Pinerolo e altri 15 comuni innotovincua di Torino) punta alla fornitura di cibo a km 0 nelle mense scolastiche e aziendali, mentre il Distretto del Roero (Langhe Monferrato provincia di Cuneo) ha avviato un progetto per il rilancio del Mercato di Canale.

“La delega specifica al cibo è stata voluta dal ministro Lollobrigida: sono il primo in Italia ad averla -spiega l'assessore-. Il nostro obiettivo è sviluppare una filiera agroalimentare corta che parta dai prodotti locali e coinvolga produttori, commercianti e ristoratori. A fine mese presenteremo la nostra offerta al G7 dell’agricoltura di Ortigia, al Salone del Gusto e al Vinitaly“.

Durante l'incontro, Bongioanni ha espresso la necessità di trasformare l’eterogeneità dei Distretti in un punto di forza. La Regione, non a caso, intende istituire un tavolo di coordinamento e creare una partecipata regionale per la promozione del prodotto-cibo, simile a quanto fatto dai Consorzi per i vini e dalle Atl per il turismo. “Per permettere ai Distretti di operare in modo efficace -prosegue Bongioanni-, stiamo pensando a una nuova legge regionale che garantisca risorse finanziarie stabili, al di là della dipendenza dai bandi europei”.

Fc - 43761

EFA News - European Food Agency
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