Commercio estero: è boom per l'alimentare
Verso il superamento del record 2023 di 64 miliardi/Allegato Istat
Istat certifica il boom dell'export dell'agroalimentare made in Italy, in crescita a luglio di oltre il 15% rispetto allo scorso anno. Il superamento della cifra record raggiunta nel 2023 - ben 64 miliardi di euro - sembra alla portata di mano.
Nel complesso, nel trim maggio-luglio 2024 si stima un lieve calo congiunturale per le esportazioni (-0,5%) e una crescita per le importazioni (+1,1%) rispetto ai tre mesi precedenti. La diminuzione su base mensile dell’export è più contenuta per l’area Ue (-0,2%) rispetto a quella extra Ue (-0,7%). Nel trimestre maggio-luglio 2024, rispetto ai tre mesi precedenti, l’export si riduce del 2,8%, l’import dello 0,5%.
A luglio 2024 l’export registra una crescita su base annua del 6,8% in valore e del 4,3% in volume. L’aumento delle esportazioni in termini monetari riguarda entrambi i mercati, Ue (+6,0%) ed extra Ue (+7,6%). L’import segna un incremento tendenziale del 6,3% in valore, maggiore per l’area Ue (+7,9%) rispetto all’area extra Ue (+4,4%); in volume, cresce del 3,8%.
Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+21,4%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+15,7%), sostanze e prodotti chimici (+15,3%), macchinari e apparecchi n.c.a. (non classificati altrove) (+5,3%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+7,8%). Si riducono su base annua le esportazioni di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-14,4%), autoveicoli (-7,5%), articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (-2,1%).
La crescita dell’export su base annua riguarda tutti i principali paesi partner, a esclusione dell’Austria(-4,7%). I paesi che forniscono i contributi maggiori sono: Spagna (+12,6%), Paesi Bassi (+18,3%), Francia (+4,7%), Belgio (+15,2%) e paesi Asean (+21,8%).
Nei primi sette mesi del 2024, l’export risulta stazionario in termini tendenziali. I settori che più contribuiscono a sostenere l’export nazionale sono prodotti alimentari, bevande e tabacco (+8,9%), articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a. (+18,3%) e articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+3,9%); all’opposto, quelli che forniscono i contributi negativi più ampi sono metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-6,3%), autoveicoli (-8,5%), articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (-8,5%) e mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-4,5%).
Il saldo commerciale a luglio 2024 è pari a +6.743 milioni di euro (era +6.109 milioni a luglio 2023). Il deficit energetico si attesta a -4.792 milioni, da -4.849 milioni dell’anno prima. L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici sale da 10.958 milioni di luglio 2023 a 11.535 milioni di luglio 2024. Nel mese di luglio 2024 i prezzi all’importazione aumentano dello 0,5% rispetto al mese precedente e dell’1,3% su base annua (da +0,4% di giugno).
In allegato a questa EFA News il testo integrale e la nota metodologica dell'Istat.
EFA News - European Food Agency