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Terremoto Campari, il ceo Fantacchiotti lascia

Al suo posto Marchesini e Di Fede co-ceo ad interim

Non c'è pace per Campari. Il titolo, che ieri aveva recuperato qualcosa dalle perdite recenti sulla scia della notizia dell'acquisizione di una quota di minoranza di Capevin Holdings Proprietary Limited (leggi EFA News), inizia la seduta odierna in profondo rosso: -6,44% a mezz'ora dall'apertura delle contrattazioni per colpa delle notizia in arrivo dalla società degli spirits. L'ad Matteo Fantacchiotti, comunica l'azienda, ha rassegnato le dimissioni, dopo soli 5 mesi dalla nomina (leggi EFA News). 

Nel comunicato datato 18 settembre "Davide Campari Milano N.V. annuncia le dimissioni di Matteo Fantacchiotti da amministratore delegato e membro del consiglio di amministrazione con effetto dalla data odierna, per motivi personali".

"Il consiglio di amministrazione -prosegue la nota- ha deciso di nominare Paolo Marchesini, chief financial and operating officer, e Fabio Di Fede, general Counsel e business development officer), come co-ceo ad interim e come membri esecutivi di un Leadership transition committee, che sarà presieduto da Bob Kunze-Concewitz, amministratore non esecutivo. Tale Comitato, insieme al Comitato per la remunerazione e le nomine, sarà anche responsabile dell'individuazione del nuovo amministratore delegato, da proporre al consiglio di amministrazione, previa valutazione di candidati interni ed esterni secondo le migliori prassi di governance".

"Contestualmente -aggiunge il comunicato ufficiale- Jean-Marie Laborde, attualmente membro del consiglio di amministrazione di Davide Campari-Milano N.V. e membro del Comitato per il controllo, i rischi e la sostenibilità, è stato nominato vicepresidente".

“È stato un privilegio per me far parte del gruppo Campari per quasi cinque anni e guidare questa organizzazione dall'aprile 2024 -commenta l'ad dimissionario-. Pur avendo preso la decisione di lasciare, esprimo la mia più profonda gratitudine a tutti gli stakeholder, in particolare al presidente, al consiglio di amministrazione e al leadership team”.

Dopo aver espresso il proprio rammarico per la decisione, Luca Garavoglia ha dichiarato: “La nostra ambizione di crescita rimane molto forte. Abbiamo un futuro molto solido davanti a noi grazie alla nostra solida organizzazione, alla nostra impronta globale e in particolare al nostro portafoglio unico, composto da alcuni dei marchi più apprezzati dell'industria degli alcolici e alimentato da un team di professionisti impegnati. In continuità con il passato, continueremo a concentrarci sulla costruzione dei nostri marchi per continuare a generare una crescita redditizia e performance superiori a quelle del settore nel lungo periodo, come abbiamo fatto sin dalla quotazione in borsa nel 2001”.

Alla data delle dimissioni, Fantacchiotti detiene 2.988 azioni della società. "A seguito delle dimissioni da membro del consiglio di amministrazione -continua la nota-, Fantacchiotti e la società hanno deciso di comune accordo di procedere con la cessazione del rapporto di lavoro in essere. I termini economici di tale risoluzione sono ancora da definire e formalizzare".

A questo punto si apre un vero e proprio capitolo successioni, visto che l'ad dimissionario doveva prender il posto dell'attuale ceo, Robert Kunze-Concewitz che, un anno fa, a settembre 2023 aveva manifestato l'intenzione di ritirarsi dopo 18 anni in azienda (leggi EFA News) sostituito, a partire dal 15 aprile 2024 proprio da Fantacchiotti

Fc - 43907

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