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Assemblea Assocarni. Cremonini: "Affrancarsi dall'importazione bovina dalla Francia"

Dal 2010 a oggi, il tasso di autoapprovvigionamento italiano è sceso dal 58% al 40%

Per il presidente dell'associazione di categoria, è fondamentale sbloccare l'export verso Paesi come gli Usa, la Cina, il Giappone e la Corea

Il sistema zootecnico italiano si conferma il più sostenibile di tutta l'Unione Europea. I nostri allevatori infatti contribuiscono alla stabilità del territorio con i loro presidi, fondamentali per evitare disastri idrogeologici. Sono sempre gli allevatori ad aver notevolmente investito in fonti rinnovabili, a partire dal fotovoltaico, attingendo anche alle deiezioni animali come fonti di biogas. Questo e molto altro è emerso nel corso dell'assemblea annuale di Assocarni, tenutasi oggi a Roma sul tema “La filiera zootecnica italiana alla prova degli attuali scenari di mercato e di politica agricola".

Il presidente di Assocarni Serafino Cremonini ha posto l'accento in modo particolare sulla necessità di un rilancio dell'autonomia del nostro settore zootecnico: se nel 2010, il tasso di autoapprovvigionamento italiano era del 58%, oggi è sceso al 40% e ciò rappresenta "un dato allarmante per la sovranità alimentare del nostro Paese. A tal riguardo, Cremonini ha lanciato una serie di proposte al governo, in primo luogo "di prevedere risorse a favore della linea vacca-vitello affinché ci si affranchi, almeno parzialmente, dalle importazioni di animali vivi dalla Francia migliorando il deficit commerciale". Al contempo, il presidente di Assocarni ha auspicato "risorse per favorire il ricambio generazionale e l’ingresso dei giovani in agricoltura".

Altra problematica all'ordine del giorno: ’impatto economico della Blue Tongue, una malattia animale che - come la peste suina africana - non è trasmissibile all'uomo e che non comporta alcun problema di sicurezza degli alimenti, ma che ormai è diffusa in gran parte dell’Europa limitando fortemente il movimento degli animali all'interno del nostro Paese e verso i Paesi confinanti. "La Commissione Europea deve intervenire per facilitare gli spostamenti degli animali e trovare una soluzione efficace tramite i vaccini nei riguardi di una malattia ormai endemica”, ha sottolineato Cremonini

Il Presidente Serafino Cremonini ha inoltre colto l’occasione per invitare il Parlamento europeo e il Consiglio ad intervenire nei riguardi della proposta di revisione del regolamento europeo sul trasporto degli animali che la Commissione europea ha presentato poco prima di concludere il proprio mandato. Si tratta di una proposta che si pone ideologicamente contro gli allevatori che, se non verrà modificata, rischia di aumentare i costi per la filiera senza migliorare il benessere animale. L’attuale regolamentazione europea ha gli standard di benessere animale tra i più alti al mondo, alzare ulteriormente l’asticella, ha rimarcato Cremonini, significa mettere fuori mercato la filiera italiana che importa gran parte degli animali dalla Francia. Cremonini ha poi chiesto un’azione politica più incisiva da parte delle Autorità per aprire nuovi mercati internazionali: "È fondamentale sbloccare l’export di carni bovine verso mercati strategici come Cina, Corea, Giappone e Stati Uniti come hanno già fatto alcuni paesi europei nostri competitor", ha infine ricordato il presidente di Assocarni.

Al termine della sua introduzione, Serafino Cremonini ha ringraziato il ministro Lollobrigida per la sua partecipazione all’Assemblea di Assocarni e l’attenzione dimostrata in questi due anni di governo nei riguardi del settore bovino e ovino italiano e da ultimo sulla presa di posizione sul regolamento relativo alla deforestazione che comporterà costi e complicazioni per gli operatori.

Alla tavola rotonda inclusa nella seduta pubblica dell'assemblea generale, hanno preso parte, tra gli altri: Fabio Del Bravo, dirigente della Direzione “Servizi per lo sviluppo rurale” di Ismea, che ha presentato uno studio sui comparti zootecnici bovino e ovino italiani; il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida; il direttore generale della Direzione Salute Animale Giovanni Filippini, il presidente della IX Commissione Permanente (industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) del Senato della Repubblica Luca De Carlo; il direttore generale per la promozione della qualità agroalimentare Eleonora Iacovoni.

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Galleria fotografica Serafino Cremonini, presidente di Assocarni
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