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CLARA MOSCHINI

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G7 Agricoltura/6. Cooperazione, filiere e dignità al lavoro agricolo

Legacoop agroalimentare per il rilancio il settore della pesca e dell’acquacoltura



È determinante il ruolo di Legacoop, soprattutto in Sicilia, nella lotta alle mafie: si traduce anche nel lavoro che molte cooperative svolgono nella gestione dei terreni, aziende, e beni confiscati alle mafie. Lo ha detto Legacoop agroalimentare oggi al G7 di Siracusa: secondo l'organizzazione, DivinazioneExpo, organizzato con l'occasione del G7 Agricoltura e Pesca è una "vetrina d'eccellenza per far conoscere al mondo proprio questo lavoro". Discutere di illegalità e di tutte quelle misure che possono contrastare i fenomeni mafiosi e' un tema prioritario e il fatto che ci sia attenzione da parte del ministero dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare, è per Legacoop "importante e significativo visto l'impegno dell'associazione a sostegno e a favore della legge 109 del 1996.

Ne sono un esempio le realtà di Legacoop Sicilia presenti ad Ortigia: come la cooperativa sociale I Locandieri nella cui attività si registra la gestione di un casale a Castelvetrano (Tp) dove viene svolta integrazione socio-lavorativa di soggetti svantaggiati. E dove, alla produzione di ortofrutta fresca, si somma quella della trasformazione in conserve. Oppure Llla Cooperativa Liberarmonia che lavora prevalentemente tra Trapani e Agrigento, e che ha in affidamento terreni a Ribera (Ag) e, recentemente, anche dei vigneti a Menfi nel Belice agrigentino, e che produce vino, olio e pasta fresca. La cooperativa Terra Mia a Castelvetrano è un workers byout (realtà dove i dipendenti entrano far parte della società) che gestisce anche beni aziendali impiegati per la lavorazione e confezionamento delle olive da mensa oltre a produrre olio e avere in uso un pastificio. Infine, Libera Terra Mediterraneo, il consorzio che mette insieme le cooperative Placido Rizzotto, Pio La Torre, Rosario Livatino e Beppe Montana, e che commercializza con il brand Libera Terra.

Altro tema trattato da Legacoop Agroalimentare è il ruolo fondamentale della cooperazione e del valore determinante delle filiere: tema emerso forte a Siracusa Grazie a Legacoop Agroalimentare e approfondito dal direttore generale Sara Guidelli intervenuta all’incontro intitolato "Proposte per il rilanciare il settore della pesca e dell’acquacoltura"

"Il lavoro portato avanti da Legacoop Agroalimentare e il ruolo della cooperazione nella pesca sono determinanti per il reddito dei pescatori", spiega Guidelli. Oltre alla questione reddituale, la manager ha toccato il tema del granchio blu e della nomina di un commissario straordinario. "È determinante -ha detto- l’aver nominato il commissario, Enrico Caterino, che come Legacoop Agroalimentare avevamo chiesto perché di fronte ad un emergenza straordinaria serve una risposta straordinaria". La pesca è alle prese con numerosi problemi, ecco perché, sostiene Guidelli, "c’è la necessità di istituire il tavolo della piccola pesca, quella artigianale per la sua importanza rilevante rispetto alle economie dei territori. Per questo dobbiamo arrivare all’istituzione del tavolo ministeriale volto a favorire aggregazione e sviluppo di questa attività per consentire il presidio delle marinerie fonte di tradizione, cultura e saperi". 

Nel suo intervento il direttore generale di Legacoop Agroalimentare ha sottolineato anche l’urgenza di "elaborare una pianificazione dello spazio marittimo per meglio definire gli usi del mare. A iniziare dall’eolico offshore per cercare di contemperare gli interessi economici di tutte le attività che insistono nel mare. Tema trattato da Sara Guidelli è stato anche quello dei contratti di filiera. "È di fondamentale importanza -dice- valorizzare il pescato made in Italy e in particolare quello delle piccole marinerie e della pesca artigianale".

È stato anche posto l’accento sul fatto che "la vera emergenza sono i nostri agricoltori che continuano a diminuire con poca prospettiva di ricambio generazionale". Per questo, ha continuato Guidelli, "servono politiche di sviluppo attente alle diversità territoriali nel nostro Paese, particolarmente evidenti tra le diverse regioni. Serve che la nostra azione europea guardi a queste diversità perché politiche settoriali univoche non aiutano lo Sviluppo rurale". 

Altro tema toccato da Legacoop è stato quello del riconoscere il giusto prezzo per dare dignità al lavoro agricolo. "Per farlo serve unità di intenti tra associazioni agricoltori e sistema cooperativo -commeta la mamager-. Come Legacoop Agroalimentare siamo a disposizione per dare il nostro contributo continuo e costruttivo. Dobbiamo lavorare per dare dignità al lavoro agricolo e per farlo dobbiamo partire dal riconoscimento del giusto prezzo perché senza certezza economica non esiste ricambio generazionale".

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