Copa Cogeca; rinviare regolamento Ue sulla deforestazione
Per gli agricoltori europei a meno di 100 giorni dall'entrata in vigore "siamo ancora alle prese con incertezze legali e di mercato"
Con meno di 100 giorni a disposizione e senza chiari strumenti di attuazione, i principali produttori europei e varie industrie sollecitano un rinvio dell'entrata in vigore dell'Eudr, il regolamento UE sulla deforestazione che vieta l’immissione nel mercato comunitario e l’esportazione di prodotti che hanno causato deforestazione o degrado forestale dopo il 31 dicembre 2020 oppure che risultano non conformi alla legislazione dei Paesi di origine. Lo ribadisce Copa Cogeca, l'organizzazione degli agricoltori europei, specificando in un comunicato che una serie di organizzazioni (elencate in calce al comunicato stesso) che rientrano nell'ambito di applicazione dell'Eudr, "sostengono pienamente l'obiettivo di eliminare la deforestazione e il degrado forestale" ma, di fatto, chiedono di ritardare l'entrata in vigore del nuovo regolamento. Un appello lanciato qualche giorno fa anche dal Governo italiano che ha avanzato la richiesta di rinviare di almeno un anno l’applicazione del Regolamento Ue (leggi EFA News)
"Riconosciamo -scrive Copa Cogeca- l'importanza delle foreste globali per combattere il cambiamento climatico, preservare la biodiversità e garantire materie prime e catene di approvvigionamento sostenibili, nonché la nostra responsabilità nel preservarle. Tuttavia, a meno di 100 giorni dall'entrata in vigore degli obblighi per operatori, commercianti e autorità competenti, siamo ancora alle prese con gravi incertezze legali e di mercato".
"Per mesi -prosegue la nota- operatori e commercianti hanno espresso preoccupazioni circa la fattibilità pratica dell'Eudr e hanno chiesto alla Commissione europea e agli Stati membri di fornire i necessari chiarimenti sia sui requisiti generali del regolamento che su questioni specifiche dei prodotti. Tutti gli attori della catena di approvvigionamento hanno bisogno di chiarezza per adeguare le loro pratiche in conformità con l'Eudr ma questo adeguamento non può essere ottenuto all'ultimo minuto".
Tempo scaduto
"È chiaro -dicono da Copa Cogeca- che il tempo per un'adeguata preparazione è scaduto da tempo e alle nostre industrie viene richiesto didi attuare gli obblighi in tempi più brevi di quanto non sia mai stato richiesto a nessun altro settore industriale che si sia trovato ad affrontare una legislazione comunitaria analoga. Il tempo per un'adeguata preparazione all'attuazione è finito. Nonostante i nostri sforzi per prepararci all'attuazione dell'Eudr e i ripetuti avvertimenti dell'ultimo anno, mancano ancora risposte adeguate alle nostre richieste di chiarezza per un'attuazione fattibile e armonizzata del regolamento".
"Le nostre preoccupazioni -scrive l'organizzazione europea degli agricoltori- non hanno trovato risposta: dalla necessità di un sistema d'informazione dell'Ue funzionante e di facile utilizzo alla disponibilità di un benchmarking, soprattutto per i Paesi a basso rischio. Inoltre, sette Stati membri non hanno ancora designato un'autorità competente per l'attuazione nazionale. La situazione attuale mostra chiaramente che l'implementazione dell'Eudr entro la fine del 2024 è semplicemente irrealizzabile e comporterebbe l'eliminazione dal mercato di molte piccole imprese e la perdita di posti di lavoro nelle zone rurali".
"Già ora le aziende si trovano di fronte a paralizzanti incertezze nel negoziare i contratti per il prossimo anno -continua la nota-. Di conseguenza, si possono prevedere gravi 'perturbazioni' di mercato, che danneggerebbero gravemente i produttori primari europei e le industrie a valle. Ciò minaccerebbe la sicurezza della catena di approvvigionamento e ridurrebbe l'accesso al mercato ai prodotti alimentari, mangimistici e forestali vitali per l'Ue, nonché al sostentamento delle aree rurali esacerbando le pressioni inflazionistiche per i beni di consumo".
Ritardare entrata in vigore Eudr
"In breve -prosegue la nota-, affrettare l'attuazione comporterebbe un elevato rischio di gravi conseguenze economiche negative. È fondamentale che la Commissione europea e gli Stati membri riconoscano che i tempi stabiliti non sono semplicemente attuabili. Pertanto, chiediamo un'azione immediata per ritardare l'entrata in vigore dell'Eudr e che vengano forniti tutti gli strumenti di conformità necessari, con il tempo necessario per prepararsi adeguatamente".
Il contesto
"Nell'aprile 2024 -dice ancora il Copa Cogeca-, i ministri dell'Agricoltura dell'Ue hanno lanciato un forte appello sull'urgente necessità di affrontare la semplificazione e l'onere amministrativo sproporzionato rivelato nel processo di attuazione nazionale. Questo è stato sostenuto dal Commissario per l'Agricoltura che ha proposto non solo di prendere in considerazione il rinvio della/e data/e di applicazione dell'Eudr ma anche di esaminare rapidamente misure di semplificazione. Questa richiesta è stata sostenuta anche da diversi europarlamentari: da allora, l'urgenza di una semplificazione è diventata ancora più evidente dopo i risultati delle elezioni europee e l'obiettivo dichiarato di un alto livello politico (nell'UE e negli Stati membri) di ridurre la burocrazia dell'Ue".
"Il 12 settembre 2024, in un'intervista rilasciata al Financial Times -aggiunge la nota-, la direttrice dell'OMC, Ngozi Okonjo-Iweala, ha invitato la Commissione Europea a ripensare radicalmente l'Eudr. Pertanto, una volta rinviata, la fornitura di soluzioni necessarie per portare avanti l'attuazione del regolamento dovrebbe essere una priorità assoluta, mantenendo l'obiettivo di bandire dal mercato dell'Ue i prodotti legati alla deforestazione. Pur rimanendo impegnati a collaborare per trovare soluzioni efficaci per l'Eudr, esortiamo la Commissione europea e gli Stati membri a riconoscere la gravità delle nostre preoccupazioni e a prendere al più presto una decisione per ritardare l'entrata in vigore della direttiva", conclude il Copa Cogeca.
Firmatari:
- ACE - Alleanza per i cartoni per bevande e l'ambiente
- CCB - Cepi ContainerBoard
- CEI-Bois - Confederazione europea delle industrie del legno
- CEPF - Confederazione dei proprietari forestali europei
- Cepi - Confederazione delle industrie cartarie europee
- CITPA - Confederazione internazionale dei trasformatori di carta e cartone in Europa
- COCERAL - Associazione europea del commercio di cereali, semi oleosi, riso, legumi, olio d'oliva, oli e grassi, mangimi per animali e agroforniture
- Copa-Cogeca - Agricoltori e cooperative agricole europee
- ECMA - Associazione europea dei produttori di cartone
- EDANA - Industria dei non tessuti
- EFIC - Confederazione europea delle industrie del mobile
- EMMA - Associazione europea dei media di riviste
- ENPA - Associazione europea degli editori di giornali
- ELO - Organizzazione europea dei proprietari terrieri
- EOS - Organizzazione europea dell'industria delle segherie
- EPF - Federazione europea dei pannelli
- ETTF - Federazione europea del commercio del legno
- ETS - Simposio Europeo sui Tessuti
- EUSTAFOR - Associazione europea delle foreste demaniali
- FEFAC - Federazione europea dei produttori di mangimi
- FEFCO - Federazione europea dei produttori di cartone ondulato
- FEP - Federazione europea del parquet
- FEP - Federazione degli editori europei
- FEFPEB - Federazione europea dei produttori di pallet e imballaggi in legno
- INTERGRAF - Federazione europea della stampa e della comunicazione digitale
- NME - News Media Europe
- PRO Carton - Associazione europea dei produttori di cartone e cartoncino
- UECBV - Unione europea del commercio del bestiame e delle carni
EFA News - European Food Agency