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Lupo. Si punta alla coesistenza armoniosa

Accolta con favore dal Copa Cogeca la modifica della Convenzione di Berna approvata oggi

"Finalmente un importante passo avanti nella gestione delle popolazioni di lupi e della coesistenza armoniosa". È il Copa Cogeca, in un comunicato ufficiale, ad accogliere con favore la notizia, "da tempo attesa, della modifica della Convenzione di Berna e quindi della Direttiva Habitat, approvata oggi dal Coreper, per consentire una corretta gestione delle popolazioni europee di lupi".

"Ci auguriamo -sottolinea la nota del Copa Cogeca- che gli Stati membri si impegnino attivamente con i portatori di interesse locali nei piani di gestione per consentire una coesistenza armoniosa. Il Copa e la Cogeca chiedono ora una rapida ratifica di questa decisione in sede di Consiglio Competitività (Compet) e una notifica al segretariato della Convenzione di Berna entro il 1° ottobre".

La protezione del lupo nell'Ue dal 1992, spiega la nota, ha visto il ritorno e la ricolonizzazione di una specie che era sull'orlo del baratro". Ma, fa notare Coppa Cogeca, "30 anni con una gestione adeguata di cattura, trasporto e abbattimento solo grazie a deroghe, non è una soluzione a lungo termine né in sintonia con le esigenze sul campo di molti Stati membri".

"Le deroghe -sottolinea il comunicato- sono un'eccezione alla regola, ed è chiaro che è giunto il momento di apportare i giusti cambiamenti per garantire che questa popolazione non sia più un problema" anzi, che "sia gestita in modo da garantire non solo la sua stabilità" ma anche garantendo che la "diversità genetica sia incrementata". Questo sostiene l'organizzazione degli agricoltori europei, "può essere fatto solo attraverso una gestione attiva della popolazione".

"Siamo lieti di vedere che le istituzioni dell'Unione europea ascoltano le esigenze degli agricoltori e degli abitanti delle zone rurali, nonostante le numerose pressioni esercitate da coloro che spesso non devono affrontare le conseguenze degli attacchi -scrive il Copa Cogeca-. Questa decisione garantirà agli allevatori europei una maggiore tranquillità, poiché la predazione rimane un peso mentale costante che contribuisce alla fragilità della pastorizia in molte regioni". 

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EFA News - European Food Agency
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