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Copa: Massimiliano Giansanti è il nuovo presidente

Il numero uno di Confagricoltura eletto dall'assemblea delle organizzazioni agricole UE

Revisione Pac, tutela del reddito degli agricoltori e reciprocità negli scambi commerciali tra le priorità del suo programma.

Massimiliano Giansanti è il nuovo presidente del Copa, l’associazione che riunisce le principali organizzazioni professionali agricole, rappresentando oltre 22 milioni di agricoltori europei. Il Comitato di Presidenza si è riunito oggi a Bruxelles in sessione plenaria.

“I prossimi anni definiranno il futuro dell’agricoltura europea. Importanti sfide ci attendono, come l’allargamento dell’Unione a nuovi Stati membri e la conseguente necessità di un budget più ampio per il comparto, una profonda riforma della Pac e azioni di contrasto sempre più efficaci al cambiamento climatico. Non possiamo farci trovare impreparati. Questo incarico mi investe di una grande responsabilità che onorerò con la massima dedizione. Sarò il presidente di tutti gli agricoltori europei perché da sempre sostengo che solo agendo come una realtà coesa potremo competere negli scenari globali, restituendo all’agricoltura europea la dignità che merita”. Così ha dichiarato Giansanti, ringraziando i presidenti delle organizzazioni parte del Copa e sottolineando: “Coinvolgerò tutti, in particolare i vicepresidenti, al mio fianco, per raggiungere insieme gli obiettivi del programma”.

“L’Europa agricola deve tornare forte, in grado di competere con Stati Uniti e Cina sui mercati globali” ha continuato Giansanti, sottolineando tre priorità: “Oltre alla revisione della Pac, occorre difendere il reddito degli agricoltori e garantire reciprocità negli scambi commerciali con i Paesi terzi: i nostri concorrenti devono essere allineati agli standard UE sulla sicurezza alimentare e sulle condizioni di lavoro”.

Cambiare la narrazione sull’agricoltura e la produzione di cibo, promuovendo una comunicazione basata sulle evidenze scientifiche e sulla corretta e trasparente informazione ai consumatori è un altro passaggio-chiave del discorso del neoeletto presidente del Copa.

50 anni, romano, Massimiliano Giansanti è imprenditore agricolo, presidente di Agricola Giansanti srl e Amministratore delegato del Gruppo Aziende Agricole Di Muzio, presente nelle province di Roma, Viterbo e Parma. Le aziende, specializzate nella produzione di cereali, kiwi, latte e prodotti zootecnici, sono attive in ambito agroindustriale e agroenergetico.

Diffusa la soddisfazione nel mondo agricolo per la nomina riservata al presidente di Confagricoltura. "Giansanti saprà far valere tutta la propria professionalità e la conoscenza acquisita in questi anni anche come imprenditore agricolo operante in diversi settori", ha dichiarato il presidente di Legacoop Agroalimentare Cristian Maretti. "Saprà interpretare al meglio gli aspetti politici grazie alla lunga esperienza acquisita con le istituzioni italiane ed europee".

Secondo il presidente di Copagri Tommaso Battista, “avere un connazionale alla guida di un’associazione così prestigiosa, a distanza di quasi trent’anni dall’ultima presidenza italiana, è un motivo di grande orgoglio per tutto il comparto agroalimentare e per l’intero sistema Paese, che ora potrà contare su di un alleato in più per far sentire e valere la propria voce in merito ai tanti dossier sul tavolo delle istituzioni comunitarie”.

Sulla stessa lunghezza d'onda, in ambito politico, spicca il commento di Francesco Battistoni (FI), vicepresidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera: “In un momento di grossi cambiamenti, di sfide decisive per il settore e di nuovi obiettivi da raggiungere, aver affidato la guida del Copa ad un italiano è una scelta di assoluto valore che premia il pragmatismo e la credibilità delle politiche non ideologiche ma di sistema che l’Italia sta compiendo e che anche in Europa stanno trovando sempre maggiore attenzione. Questa scelta", conclude Battistoni, "premia tutto il sistema agroalimentare italiano al quale viene riconosciuta centralità e il suo alto valore sociale”.

Da parte sua, il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio (Lega) afferma: "È il momento di passare dal furore ideologico ambientalista del passato a un’azione condivisa di crescita sostenibile e tutela dell’autonomia alimentare. Sono certo", aggiunge Centinaio, "che Giansanti saprà rappresentare al meglio queste esigenze ai tavoli europei, rappresentando un settore fondamentale per l’economia, la salute e la centralità strategica dell’UE”.

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