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CLARA MOSCHINI

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Saccheria F.lli Franceschetti, semestre difficile per colpa del Mar Rosso

Ricavi in discesa del 7%: gli attacchi terroristici hanno comportato incremento dei costi e ritardi

Il consiglio di amministrazione di Saccheria F.lli Franceschetti ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2024. I ricavi si attestano a 9,1 milioni di Euro, in diminuzione del 7% rispetto a 9,8 milioni di Euro del primo semestre 2023. Il fatturato, sottolinea l'azienda in una nota, "è stato influenzato negativamente, oltre che dal quadro economico generale, dagli attacchi terroristici avvenuti nel Mar Rosso nei primi mesi dell’anno che hanno comportato, oltre ad un incremento dei costi di trasporto e approvvigionamento, un importante ritardo nelle consegne: tale ritardo si è poi riflesso nelle consegne ai nostri clienti comportando uno slittamento del momento di fatturazione".

Nonostante il calo dei ricavi, il semestre chiude con risultati più che soddisfacenti sotto il profilo della marginalità: l'ebitda si attesta a 1,1 milioni di Euro, rispetto a 1,3 milioni di Euro nei primi sei mesi del 2023. L’ebitda margin calcolato sui ricavi delle vendite è pari al 12,1%, in crescita rispetto al 13,6% anno su anno. 

"Le azioni terroristiche nel Mar Rosso hanno in particolare generato un incremento dei costi di trasporto e di approvvigionamento", sottolinea la nota. L’ebit è pari a 900 mila Euro, rispetto a 1,1 milioni di Euro nel primo semestre 2023, "dopo ammortamenti e svalutazioni per 225 migliaia di Euro (256 migliaia di euro nel 1H 2023)". L’Utile ante imposte si attesta a 800 mila Euro, "dopo oneri finanziari per 91.000 Euro (96.000 Euro nel 1H 2023): l'utile netto si attesta a 500 mila Euro rispetto a 700 mila Euro nel primo semestre 2023, dopo imposte per 238.000 Euro.

Il patrimonio netto è pari a 9,4 milioni di Euro, in linea rispetto a 9,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2023: le principali variazioni sono relative alla distribuzione di un dividendo nel mese di maggio 2024 per 400 mila Euro e alla creazione di una riserva negativa a fronte dell’acquisto di azioni proprie per 100 mila Euro. L’indebitamento finanziario netto è pari a 800 mila Euro, in riduzione rispetto a 1,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2023: "tale variazione -spiega la nota- è da attribuire, principalmente, alla diminuzione dell’indebitamento a medio-lungo termine".

I ricavi delle principali categorie di prodotto (sia commercializzato che manufactured) ammontano rispettivamente a: 

  • big bags, 6,7 milioni di Euro (7,2 milioni di Euro al 30 giugno 2023); 
  • fertilizer bags, 700 mila Euro (da 900 mila Euro al 30 giugno 2023; 
  • small bags, 1 milione di Euro da 700 mila Euro al 30 giugno 2023.

Si evidenzia, prosegue la nota, "l’ulteriore incremento a doppia cifra del canale e-commerce proprietario, con una performance del +12% rispetto al primo semestre 2023". La società, ricorda la nota, opera come sostituto per la riscossione per conto di Conai, i cui ricavi e costi nel conto economico si annullano: non considerando l’effetto di tale contributo, i ricavi gestionali al 30 giugno 2024 si attestano a 9 milioni di Euro, rispetto a 9,8 milioni di Euro al 30 giugno 2023.

“Il primo semestre si è chiuso con risultati più che soddisfacenti sia sotto il profilo della marginalità che dell’indebitamento finanziario netto, con un ebitda che si attesta a 1,1 milioni di Euro, un utile netto di 500 mila Euro e un indebitamento finanziario netto di 800 mila Euro -spiegano Luigi Wilmo Franceschetti, presidente e Luisa Franceschetti, amministratore delegato dell'azienda di famiglia-. Il semestre è stato impattato da diversi fattori economici e geopolitici che abbiamo affrontato nell’unico modo che conosciamo, ovvero con rapidità, flessibilità ed efficienza. Molte sono le attività commerciali e di “cost savings” avviate con successo". 

"Alla situazione economica nazionale e internazionale che permane incerta, ad un tasso di inflazione elevato, al perdurare dei conflitti in Ucraina e Medio Oriente si è aggiunta la difficoltà di approvvigionamento legata alle attività terroristiche nel Mar Rosso che ha comportato, nei primi mesi dell’anno, un allungamento dei tempi di consegna e un incremento dei costi -proseguono i manager-. I fattori appena descritti hanno impattato negativamente sui dati di fatturato senza comunque influire in modo incisivo sulla marginalità. L’incertezza economica ha portato a una riduzione degli ordini e le difficoltà di approvvigionamento allo slittamento di alcune consegne". 

"Il lato positivo, o meno negativo -aggiungono i due manager-, di questa situazione generalizzata può essere riassunto nel detto 'mal comune mezzo gaudio': il fatto che i fenomeni negativi appena descritti abbiano impattato in maniera eguale tutti gli attori economici ci ha consentito di non perdere clienti, e competitività, a favore di competitors". 

Parlando di operazioni M&A continua lo sforzo per identificare un target, sia esso nazionale o internazionale. "Da menzionare -fanno nostare i manager- lo sforzo profuso in ambito sociale e ambientale. Con l’adozione dello status di Società Benefit e la pubblicazione del primo report di sostenibilità. Le previsioni per il secondo semestre sono in linea con il periodo appena rendicontato che ha mostrato, comunque, un trend di recupero del valore del fatturato che sta chiudendo la forbice negativa rispetto allo stesso periodo del 2023. Trend che si ritiene possa continuare per tutto il 2024. Ciò detto l’evoluzione futura sarà condizionata dal fatto che la BCE intervenga al ribasso sui tassi di interesse e che sia posto uno stop ai conflitti bellici in essere". 

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EFA News - European Food Agency
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