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Intesa Sanpaolo/3. Settore agricolo: welfare determinante per migliorare

Presentato VII Rapporto a cura di Adapt, in collaborazione col gruppo bancario

Presso gli Horti Sallustiani, è stato presentato il Settimo Rapporto sul welfare occupazionale e aziendale in Italia, curato dalla Scuola di Alta Formazione in Relazioni Industriali e di Lavoro di Adapt, in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Lo studio rappresenta un importante strumento di analisi sulle nuove dinamiche del welfare aziendale e le sfide che le imprese e i lavoratori devono affrontare nel contesto economico attuale.

Il rapporto di quest'anno si concentra su alcuni aspetti fondamentali: il welfare nel settore agricolo, l'importanza della bilateralità e dedica una particolare attenzione alla Puglia (leggi notizia EFA News). Uno degli elementi centrali è l'analisi del settore agricolo, dove il welfare rappresenta un fattore determinante per migliorare le condizioni di lavoro. La contrattazione collettiva in questo settore ha permesso l'introduzione di fondi pensionistici e sanitari integrativi, offrendo tutele fondamentali a una categoria storicamente meno coperta dai programmi di welfare aziendale.

Gli enti bilaterali emergono come protagonisti nella fornitura di misure di welfare, soprattutto in contesti in cui la contrattazione di secondo livello è poco diffusa. Grazie a queste istituzioni, i lavoratori possono beneficiare di un supporto mirato, che include aiuti per l’istruzione dei figli e interventi di sostegno al reddito in situazioni di difficoltà. In un periodo di incertezze economiche e sociali, il contributo degli enti bilaterali si conferma fondamentale per la tenuta del tessuto lavorativo italiano.

Particolare rilievo è stato dato alla Puglia: il rapporto esamina l'interazione tra welfare e mercato del lavoro locale, evidenziando le peculiarità del settore agricolo in un'area caratterizzata da una forte presenza di lavoratori stranieri. Le misure a supporto dei lavoratori, come quelle legate ai trasporti, alla formazione e alla conciliazione tra vita privata e professionale, si rivelano essenziali per migliorare l’inclusione e la qualità della vita lavorativa.

ll Settimo Rapporto Adapt, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, non si limita a fotografare lo stato dell’arte del welfare aziendale, ma offre contenuti utili per l'operatività delle aziende. Con l’intento di favorire l’adozione di modelli innovativi, il rapporto fornisce per esempio il quadro normativo e fiscale aggiornato e i principali modelli contrattuali di sviluppo della materia in vigore nei vari settori, per guidare e agevolare le aziende nella creazione di politiche di welfare più consapevoli e capaci di rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione.

"Con questo Settimo rapporto, intendiamo proseguire nell’aggiornamento di un quadro completo e affidabile di informazioni, modelli e linee guida, che possano supportare e orientare le scelte di lavoratori e imprese", spiega Michele Tiraboschi, Coordinatore scientifico di Adapt. "La volontà è soprattutto quella di ricondurre le molteplici esperienze in atto all'interno di una visione sistemica, per restituire la complessità e la varietà che caratterizzano il mondo del welfare aziendale e occupazionale in Italia. La nostra ricerca, come gruppo Adapt, si inserisce in ciò che da tempo definiamo la nuova grande trasformazione del lavoro, dove il welfare, se ben utilizzato, può diventare uno degli ambiti chiave per costruire un nuovo ordine economico e sociale, sostenibile dal punto divista finanziario e capace di garantire un equilibrio tra esigenze produttive e giustizia sociale".

“Intesa Sanpaolo ha svolto un ruolo pionieristico nel welfare integrativo, proponendo ai propri dipendenti fondi pensione, fondi sanitari e soluzioni innovative in grado di armonizzare il tempo lavorativo con la vita privata", commenta Tiziana Lamberti, Executive Director Wealth Management & Protection di Intesa Sanpaolo. "Il suo approccio al welfare non si limita a integrare il sistema pubblico, ma mira a promuovere il benessere complessivo della persona. Anche alla luce dell’esperienza virtuosa maturata nel suo contesto aziendale, Intesa Sanpaolo ha strutturato un ampio paniere di offerta per soddisfare i bisogni di welfare delle aziende. La piattaforma per la gestione dei programmi Welfare Hub, a fine 2023, contava oltre 6.000 aziende clienti che avevano aderito al servizio ed era utilizzata da oltre 130.000 dipendenti. Inoltre, in collaborazione con la Divisione Insurance del Gruppo, Intesa Sanpaolo propone soluzioni di previdenza complementare e coperture collettive per rischio infortuni e salute alle aziende interessate ad assicurare intere categorie omogenee di lavoratori. L’esigenza più impellente", conclude Lamberti, "è legata all’incombente inverno demografico, che ci ha spinti a pensare un ecosistema di servizi per gli over 65 e i loro caregiver, ossia le persone che li assistono, incentrato su polizze di natura assicurativa, prevalentemente nel mondo della salute, infortuni, non autosufficienza temporanea, oltre a servizi di assistenza, soprattutto socio-sanitaria e di natura domiciliare”.

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