Coca Cola Europacific partners chiude alcuni stabilimenti in Germania
Entro marzo 2025 stop a Colonia: poi tocca alla logistica in altri siti. A rischio 500 persone
Coca-Cola Europacific Partners (CCEP) annuncia l'intenzione di chiudere diversi siti produttivi e logistici in Germania. Più precisamente, il gigante dell'imbottigliamento della Coca-Cola ha dichiarato che chiuderà per primo l'impianto di produzione e logistica di Colonia: con le sue due linee di produzione, l'impianto è il più piccolo dei siti produttivi della Germania occidentale dove sorgono anche gli stabilimenti di Dorsten, Mönchengladbach e Bad Neuenahr. La produzione a Colonia si interromperà il 31 marzo 2025 e saranno colpiti dalla scure dei licenziamenti 289 dei 602 dipendenti.
In chiusura anche i siti logistici di Neumünster, Berlino-Hohenschönhausen, Bielefeld e Memmingen: compresi gli hub logistici menzionati, la "ristrutturazione" prevista dall'azienda in territorio tedesco comporterà un taglio totale di 505 posti di lavoro. Circa 180 persone saranno tagliate solo nella logistica: verranno, inoltre, tagliati circa 37 ruoli nelle funzioni specializzate in processi aziendali e tecnologia, persone e cultura, operazioni di vendita e supporto alle vendite. Circa 207 ruoli del personale saranno trasferiti in altri siti in Germania: tutti gli stabilimenti dovranno chiudere entro la fine del 2025.
Annunciando i tagli, CCEP ha dichiarato tramite un portavoce che intende “snellire” questi reparti specializzati “combinando i compiti e semplificando i processi. I cambiamenti avvenuti negli ultimi anni nella logistica delle bevande continuano -aggiunge l'azienda-. I partner della grande distribuzione passano sempre più spesso dalla consegna diretta alla consegna tramite magazzini centrali. I clienti più piccoli ordinano sempre più spesso tramite i grossisti di bevande”.
“Siamo consapevoli che i cambiamenti previsti saranno molto dolorosi per i dipendenti interessati -spiega Tilmann Rothhammer, vicepresidente del servizio clienti e della catena di fornitura di CCEP Germania-. Per questo è ancora più importante per noi attuare tutti i cambiamenti previsti in modo socialmente responsabile e trasparente. Abbiamo considerato attentamente i piani e valutato i pro e i contro. Tuttavia, i cambiamenti previsti sono necessari per rendere la nostra azienda più efficiente e adattarla alle esigenze del mercato, in modo da poter continuare ad essere competitivi anche in futuro”.
La reazione dei sindacati
Non si è fatta attendere l areazione della Ngg, la Gewerkschaft Nahrung-Genuss-Gaststätten, il sindacato tedesco del settore alimentare, delle bevande e della ristorazione. Il sindacato, sottolinea la nota ufficiale, "critica aspramente" le chiusure annunciate da Coca-Cola European Partners "nei siti di Colonia, Neumünster, Hohenschönhausen, Memmingen e Bielefeld. Inoltre, saranno tagliati altri posti di lavoro nelle sedi di Fürstenfeldbruck, Halle, Achim e Herten e nella sede centrale di Berlino".
“Coca-Cola guadagna un'enorme quantità di denaro in tutto il mondo, eppure 500 posti di lavoro andranno persi in Germania a seguito della chiusura dei nuovi siti -spiega Freddy Adjan, vicepresidente dell'NGG-. Questo dà l'impressione che non sia una questione di necessità economica, ma di pura avidità di profitto a spese dei dipendenti”.
In Germania, per il semestre conclusosi il 28 giugno 2024, CCEP ha registrato un fatturato di 1,54 miliardi di Euro, in crescita del 5,6%, grazie agli aumenti di prezzo attuati nel terzo trimestre 2023. I volumi sono diminuiti del 2,8% in Europa rispetto al primo semestre 2023, raggiungendo 1,27 miliardi di casse unitarie: sempre in Europa i ricavi sono aumentati del 2,4% rispetto all'anno precedente, attestandosi a 7,2 miliardi di Euro, mentre i profitti operativi sono rimasti relativamente stabili, con una flessione dello 0,6% su base annua a 882 milioni di Euro. I volumi totali del gruppo sono aumentati del 13,8% a 1,85 miliardi di confezioni, mentre i ricavi sono aumentati del 9,5% a 9,82 miliardi di Euro: i profitti operativi sono diminuiti del 2,4% su base annua a 1,14 miliardi di Euro. A fine 2023, CCEP ha investito 1,8 miliardi di dollari per comprare Coca-Cola Beverages Philippines (leggi EFA News).
Il sindacato, prosegue la nota, "critica il fatto che la Coca-Cola in Germania si affidi sempre meno alla creazione di valore a livello regionale e si concentri invece sulla concentrazione e sull'esternalizzazione di componenti di lavoro a fornitori di servizi esterni.
“Con ogni chiusura -prosegue Adjan-, Coca-Cola si allontana sempre di più dalla sua stessa promessa di essere un marchio globale che viene prodotto e consegnato a livello regionale. Questo diventa sempre più assurdo ad ogni chiusura di sito. La decisione di ridurre il numero di impianti di produzione e di siti logistici, con le relative migliaia di chilometri di trasporti aggiuntivi sulle nostre strade, non è né sostenibile per l'infrastruttura regionale né ecologicamente sensata”.
"Le prossime settimane -fa sapere Adjan- saranno dedicate alla ricerca di soluzioni alternative con i comitati aziendali locali per offrire ai dipendenti interessati accordi socialmente accettabili". L'Ngg, conclude la nota, "chiede all'azienda di assumersi la responsabilità e di lavorare insieme per un futuro sostenibile, per i dipendenti e per le regioni in cui Coca-Cola ha operato finora”.
Dal 2010, sottolinea il sindacato, Coca-Cola ha chiuso un totale di 40 siti in Germania e distrutto circa 5.000 posti di lavoro. In conformità con il “Contratto collettivo di struttura aziendale” tra Coca-Cola European Pacific Partners DE (CCEP DE) e il sindacato NGG del 27 marzo 2015, CCEP DE è tenuta a fornire informazioni sulle “misure infrastrutturali” previste. Queste informazioni segnano l'inizio di un processo di consultazione ai sensi del contratto collettivo di lavoro, in cui il sindacato NGG e il Comitato aziendale generale sono coinvolti e possono avanzare proposte per salvaguardare i posti di lavoro.
EFA News - European Food Agency