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CLARA MOSCHINI

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Razza sardo-bruna: una promettente filiera bovina

Potrebbe diventare un'opportunità per le carni sostenibili e di qualità

Domani all'Università di Sassari la presentazione del progetto per la valorizzazione del prodotto.

Ci sono grandi prospettive per la zootecnia in Sardegna. Domani, dalle 09:00 alle 13:00 all'Università degli Studi di Sassari - Dipartimento di Agraria, saranno presentati i risultati del progetto di ricerca Valorisardo Psr 2014-2020 (sottomisura 16.1 - seconda fase) "Valorizzazione della carne bovina di razza sardo-bruna attraverso la sostenibilità ambientale e la riduzione del farmaco".

La razza bovina sardo-bruna conta nell'isola circa 57mila capi e si propone come punta di diamante per il filone delle carni sostenibili e di qualità. Questa specie, secondo quanto riferito dagli esperti zootecnici locali si presenta come particolarmente resistente, anche in condizioni climatiche difficili. Il loro allevamento è reso quindi possibile anche con una somministrazione di antibiotici notevolmente ridotta, grazie a procedure nutrizionali che rafforzano le difese immunitarie degli animali.

Gli allevatori e i trasformatori di carne bovina puntano così ad un aumento della produzione, per diventare competitivi sul mercato in Sardegna e nell'Italia continentale. Più qualità, minor impatto ambientale e minori costi di produzione dovrebbero diventare gli assi nella manica di questa promettente sotto-filiera.

Il progetto Valorisardo comprende anche un'indagine di mercato, con interviste nei punti vendite sardi sulla razza sardo-bruna e sugli allevamenti antibiotic-free.

Particolarmente atteso al convegno di domattina è l'intervento di Giuseppe Pulina, professore di zootecnica speciale all'Università di Sassari, che si soffermerà sul risvolto - assai poco enfatizzato - del minor impatto ambientale della carne naturale rispetto a quella sintetica.

Tra gli altri relatori figurano: Anna Nudda, responsabile scientifico del progetto Valorisardo; Silvia Carta e Pier Giacomo Rassu, rispettivamente ricercatrice e docente di zootecnica, che illustreranno i risultati della ricerca; le agronome Enrica Cuccui e Giovanna Buffa, che si soffermeranno sulle modalità di riduzione degli antibiotici per i bovini; i ricercatori Mondina Lunesu, Fabio Correddu e Giordana Cadau, che approfondiranno gli aspetti legati all'impatto ambientale. Da parte sua, l'imprenditore Francesco Forma parlerà dell'importanza della cooperazione nell'innovazione di prodotto e di processo e le potenzialità di sviluppo produttivo e commerciale delle carni bovine di razza sardo-bruna.

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EFA News - European Food Agency
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