Per la prima volta la Sicilia dispone di un'organizzazione produttori del settore dei bovini da carne della Regione, associata all’Aop Italia Zootecnica. Il riconoscimento è avvenuto al termine di "un percorso lungo e partecipato, iniziato nel 2009 con un primo incontro a Messina, dove l’allora Comitato Italia Zootecnica ci ha presentato una delle prime bozze di Piano Carni Bovine Nazionale", riferisce al webmagazine Alimentando Marco Mocciaro, presidente della neonata OP Sicilia. "All’epoca noi eravamo un Consorzio di allevatori che gestiva un Disciplinare di etichettatura facoltativa”.

Il soggetto iniziale, denominato "Consorzio Carni di Sicilia" modificò la ragione sociale in "Organizzazione produttori bovini da carne della Sicilia Scarl" nel giugno 2019. Iniziò così l'iter per il riconoscimento come organizzazione produttiva da parte della Regione Sicilia. “Finalmente, proprio alla vigilia del G7 tenutosi a Ortigia (SR) ci è stato consegnato il decreto”, spiega Mocciaro, indicando tra gli obiettivi della neonata OP la collaborazione con il Distretto produttivo filiera carni Sicilia per "proporre un progetto di sviluppo per la zootecnia bovina da carne nella Regione”.

Attualmente l’Organizzazione produttori siciliana gestisce un disciplinare di etichettatura facoltativa ed è capofiliera per il disciplinare a valere sul sistema di Qualità nazionale zootecnia (Sqnz) del ‘Vitellone e scottona allevati ai cereali’. L'organizzazione ha infine avviato la commercializzazione della carne bovina con il marchio del Consorzio Sigillo Italiano, di cui è socia.