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Crac Moncaro, è scontro fra Mimit e Tribunale di Ancona

I magistrati dichiarano fallita la cooperativa con 38 milioni di debiti ma non si capisce a chi spetta la liquidazione

È scontro tra il Tribunale di Ancona e il ministero delle Imprese e del Made in Italy sul crac Terre Cortesi di Moncaro, una delle principali aziende vitivinicole delle Marche. Dopo la doppia richiesta di liquidazione avanzata sia dal ministero delle Imprese che dal Tribunale venerdì scorso, la questione si è, di fatto, spostata su chi dovrà gestire questa fase. Una questione talmente complicata che il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso sarebbe pronto a ricorrere in Corte d’Appello, come annunciato dall’europarlamentare Carlo Ciccioli (FdI). Il ricorso avverrebbe contro la decisione del Tribunale, definita "frettolosa e ingiustificata".

Venerdì 25 ottobre, lo ricordiamo, è arrivata per la più grande cooperativa vitivinicola marchigiana, la sentenza di liquidazione giudiziale stabilita dal Tribunale di Ancona: la cooperativa con 615 soci, 1200 ettari di vi­gneto cui 120 di proprietà, oltre 30 milioni di fatturato e cantine nei tre principali distretti del vino regionale (la sede di Montecarotto per i Castelli di Jesi e quelle poste nel Conero e nel Piceno) è stata giudicata in stato di crisi ritenuto irreversibile considerati 38 milioni di Euro di debiti e le pendenze per 768 mila Euro nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.

Sempre venerdì, però, ossia nello stesso giorno in cui il Tribunale dava il via alla liquidazione, il Mimit emetteva decreto di apertura della procedura di liquidazione coatta amministrativa, in corso di pubblicazione in Gazzetta ufficiale, nominando commissario liquidatore il commercialista Giampaolo Cocconi, che già il 3 ottobre aveva assunto i poteri del consiglio di amministrazione per volontà del ministero. Sorge spontanea la domanda, dunque: chi dovrà occuparsi della liquidazione? Cocconi, come indicato dal ministero, o il collegio indicato dal Tribunale nelle persone di Marcello Pollio (già custode giudiziario) e dei due commissari Fabio Pettinato e Salvatore Sanzio

Intanto domani, martedì 29 ottobre, il curatore fallimentare di Moncaro nominato dal Tribunale di Ancona, Pollio, incontrerà i soci per illustrare la situazione della cooperativa vitivinicola. La cosa, invece che chiarire la vicenda, la complica ancora di più. La riunione di domani, infatti, era stata convocata dal commissario governativo Cocconi: possibile, a questo punto, che il commissario governativo faccia slittare la sua riunione di un giorno, a mercoledì. Cocconi ha lavorato nel fine settimana per preparare una relazione al ministero delle Imprese su quanto successo e attende indicazioni dal governo in vista di un, più che probabile, ricorso davanti alla Corte d'appello contro la decisione del Tribunale fallimentare di Ancona di nominare un commissario liquidatore.

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