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Ponte di Ognissanti, business da 6 miliardi di euro

Confcommercio-Swg e Cna stimano oltre 10 milioni italiani e stranieri in movimento: enoturismo protagonista

Prenotato il 74% delle camere, aumentano visitatori stranieri, città d’arte destinazioni preferite, atteso buon movimento anche nelle aree rurali, di collina e montane: e, sorpresa (o forse no) ecco che l'enoturismo e l'enogastronomia si fanno sotto. D'altra parte, quasi 10 milioni di italiani, inclusi gli ultimi indecisi, sono pronti a partire per il ponte di Ognissanti, l’unico vero break autunnale offerto dal calendario di quest’anno: la spesa complessiva prevista sfiora 3,5 miliardi di Euro. Questo, almeno, stando alla stima di CST per Assoturismo Confesercenti, sulla base di un’indagine della disponibilità ricettiva sulle principali piattaforme delle Online Travel Agency.

Un'altra indagine, di Cna Turismo e Commercio parla di "mini boom" che, soprattutto per quanto riguarda la componente straniera, ha in questi tre giorni solo il nucleo centrale che, di fatto, non è destinato ad arrestarsi con la domenica sera: il report Cna prevede una movimentazione economica complessiva di circa 6 miliardi di Euro, sempre grazie a oltre dieci milioni di italiani e a più di un milione di turisti stranieri in giro per il nostro Paese. A trainare il turismo, secondo Cna, saranno i centri abitati, forti di bellezze artistiche e monumentali, numerose mostre, lo shopping e l’enogastronomia: a seguire aree rurali, colline e montagne per escursioni e iniziative locali, a partire dalle sagre di prodotti autunnali, dai funghi alle castagne. Un'impennata si prevede per l’enoturismo e l’oleoturismo come per il turismo esperienziale legato all’agricoltura e all’artigianato. Il mare

D'altronde, tornando all'indagine di Confcommercio, é Il meteo favorevolea a ‘scaldare’ il turismo tanto che risulta prenotato il 74% delle camere disponibili, per un totale di circa 4,5 milioni di presenze nelle strutture ricettive italiane, rilevando, di fatto, una saturazione dell'offerta. Il tasso di occupazione per il ponte di quest’anno è di sei punti migliore di quello dello scorso anno, dato tanto più significativo se consideriamo che il calendario della festività 2024 è meno favorevole rispetto al 2023. 

Per il Ponte di Ognissanti, migliorano anche le attese sulla domanda italiana: a trainare saranno le città e i centri d’arte dove la presenza dei viaggiatori internazionali contribuisce a rendere ancora più interessanti le aspettative della filiera del turismo. Il tasso medio di occupazione delle camere si attesta all’85% e, come da tradizione, è altrettanto positivo anche il risultato atteso per le aree rurali, di collina e di montagna che solitamente intercettano anche l’interesse dei viaggiatori stranieri. Decisamente più contenute le richieste di prenotazione nelle località marine e dei laghi, con una saturazione rispettivamente del 62% e del 68%. Invece, una tendenza leggermente migliore è attesa per le località termali che registrano un tasso medio del 77%.

Un trend differenziato emerge anche dai risultati della saturazione delle strutture ricettive aggregate per macroaree geografiche. In assoluto, il tasso di saturazione più elevato è stato rilevato per il Centro Italia (80%), trainato dai valori elevati registrati dalle strutture ricettive dell’Umbria e della Toscana. Buone aspettative anche per il Nord Est (79%), grazie al buon andamento delle imprese del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Un risultato positivo è atteso anche per il Nord Ovest (75%) con un’impennata di prenotazioni nelle strutture del Piemonte. Al di sotto dei valori medi si collocano, invece, le regioni del Sud e Isole (62%), dove però si distingue il risultato della Campania

Il report Confcommercio e i primi dati confermano il trend positivo: il comparto dovrebbe chiudere i primi 10 mesi dell’anno con un incremento stimato del +2,5% di pernottamenti, grazie al continuo aumento della domanda straniera con presenze che aumentano tra il 9% e il 10%. In base alle stime del Centro Studi Turistici di Firenze, per Assoturismo Confesercenti, da gennaio a ottobre gli arrivi dei turisti nelle strutture ricettive italiane dovrebbero salire a 121,3 milioni (+0,5%) e i pernottamenti a 423,1 milioni (+2,5%).

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