Record di visitatori alla ventiduesima edizione della Festa della Castagna di Vallerano, antico e nobile paese della provincia di Viterbo, che si concluderà questo fine settimana col ponte di Ognissanti. Come spiega il Vice Sindaco Luca Poleggi, "quest'anno, complice anche il clima mite, abbiamo avuto un record di visitatori e con le previsioni meteo favorevoli per l'ultimo we, ci avviamo a sfiorare le ventimila presenze".

Nei fine settimana dal 12 ottobre Sono stati più di 40 gli appuntamenti in programma alla riscoperta degli antichi sapori e tradizioni del borgo della Tuscia viterbese nonché primo e unico comune italiano insignito del marchio di Denominazione di Origine Protetta (DOP). 

"La nascita della fiesta - spiega a EFA News il Vice Sindaco Poleggi - nasce proprio in coincidenza dell'approvazione da parte dell'Unione Europea della Castagna DOP di Vallerano, unico in Italia. Negli anni la manifestazione è cresciuta, fino a questa edizione che ha visto l'organizzazione affidata a un comitato di associazioni grazie al riconoscimento del valore pubblico dell'iniziativa. Con la scelta di dare un taglio diverso alla festa, più esperienziale, che andasse oltre la pura parte enogastronomica: a partira dalla valorizzazione del nostro patrimonio culturale e artistico, con la possibilità di riscoprire tradizioni che si tramandano da millenni".

L’evento in effetti si sviluppa nelle piazze e nei vicoli del centro storico, la protagonista è la castagna di Vallerano. Il frutto si può degustare nei piatti pensati ad hoc presso le cantine aperte per tutta la durata della manifestazione con le immancabili caldarroste oppure per strada bevendo un bicchiere di vino caldo. 

Ma in più ai visitatori vengono offerte tante altre attività: dalle visite guidate nella natura all’eremo del Santissimo Salvatore, dalle colazioni contadine con il ricottaro e la pigiatura dell’uva alle presentazioni di libri passando per la mostra itinerante dei pittori della Tuscia nel restaurato Palazzo della cultura (dove una volta c'era l'antico ospedale). E ancora eventi folkloristici, un convegno sul contenimento del mal dell’inchiostro del castagno e una cena a tema Halloween. 

Tra gli animatori della festa, i membri dell'Associazione Kalipé, che ha la missione di valorizzare la cultura rurale del territorio dei Monti Cimini e promuovere un turismo sostenibile che rafforza il legame tra la comunità e il suo ambiente. Tra loro Daniela Rossi e Barbara Di Nola, esperte di storia e archeologia, che accompagnano i visitatori a scoprire le affascinanti strutture ipogee scavate nel tufo proprio sotto il centro del paese. Ambienti che hanno visto la presenza degli antichi Falisci, degli Estruschi, dei Romani, e che sono state utilizzate fino a pochi decenni fa come cantine e ricoveri degli animali. 

A Vallerano ogni angolo racconta una storia, ogni pietra conserva l'eco di un passato, testimonianze di vite comuni, ma anche straordinarie, come la storia che racconta il grande organo a canne della Chiesa della Madonna del Ruscello, uno dei più maestosi in Italia, che ha vissuto anche le esecuzioni del grande musicista Handel. Il compositore, ospite di Francesco Maria Ruspoli, proprio qui eseguì la prima volta la sua celeberrima Salve Regina.