Macfrut 2025: la novità del vivaismo ortofrutticolo
Alla prossima edizione spazio ad un settore strategico del valore di oltre 600 mln euro
La moderna ortofrutticoltura passa dall’innovazione varietale. Il suo punto d’incontro lo trova in Plant Nursery area, il Salone dedicato all’innovazione della filiera vivaistica, momento di condivisione e confronto per breeder, editori, vivaisti, produttori, tecnici e ricercatori. Appuntamento nella prossima edizione di Macfrut, fiera della filiera internazionale dell’ortofrutta, in programma al Rimini Expo Centre da martedì 6 a giovedì 8 maggio 2025.
Coordinato da Stefano Lugli di SL Fruit Service e giunto alla terza edizione, il Salone si è imposto nel panorama internazionale per la sua verticalità, mettendo al centro il vivaismo frutticolo e orticolo nazionale, comparto strategico nel contesto delle filiere produttive italiane. Alcuni numeri a riguardo evidenziano la centralità di questo settore. Il vivaismo ortofrutticolo “pesa” oltre 600 milioni di euro in valore della produzione, il 50% dall’export, grazie a un migliaio di imprese coinvolte su una superficie dedicata di 16.000 ettari (fonte Civi Italia).
Un settore dinamico, dunque, nel quale fondamentale è il tema dell’innovazione nel contesto delle nuove varietà, dei breeding, dei portinnesti, della ricerca e delle nuove strategie commerciali. Tutti temi che saranno al centro di Plant Nursery che a Macfrut 2025 propone due eventi promossi in collaborazione con Soi e Civi Italia. Prima di tutto il Simposio internazionale "Vip” (Varieties International Project), dedicato alle innovazioni genetiche nel comparto varietale, articolato in quattro seminari di approfondimento sugli ultimi risultati ottenuti dai progetti di breeding pubblici e privati internazionali. Insieme ai maggiori esperti, breeders ed editori mondiali, vengono presentate le ultime novità del comparto in fatto di innovazioni sulle varietà di actinidia, agrumi, drupacee e pomacee.Il secondo evento riguarda due Tavole rotonde sulle moderne tecnologie applicate alla produzione vivaistica, sulle nuove formule di gestione commerciale delle innovazioni varietali nella filiera orto-frutticola e sui processi di qualificazione e certificazione nei comparti vivaistici internazionali.
“A livello internazionale", commenta Lugli, "l’innovazione varietale è divenuta in modo crescente uno strumento imprescindibile per rendere le produzioni ortofrutticole più sostenibili da un punto di vista ambientale, per ottimizzare l’efficienza d’uso delle risorse garantendo, conseguentemente, una maggiore redditività e competitività delle imprese e per conformare l’offerta dei nuovi ritrovati della genetica alle esigenze qualitative dei mercati e dei consumatori”.
Lugli poi entra nel merito di Plant Nursery area a Macfrut 2025. “Sempre in tema di innovazioni genetiche insieme alla parte convegnistica i visitatori potranno dialogare direttamente con breeder ed editori in un’area desk appositamente attrezzata all’interno del Plant Nursery Area. Inoltre, grazie alla realizzazione di un vero e proprio campo scuola, nell’area dinamica i visitatori potranno toccare con mano le ultimissime innovazioni tecnologiche introdotte nella filiera vivaistica. Attraverso un confronto diretto con i tecnici delle aziende espositrici che presentano in fiera le ultime novità del settore, i partecipanti a Macfrut 2025 potranno arricchire il proprio knowledge e ricevere tutte le informazioni tecniche per una corretta realizzazione e gestione dei nuovi impianti frutticoli”.
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